Lasciti solidali. Sentenza in favore di Ai.Bi.: banca condannata al pagamento degli interessi per tardato pagamento

L’eredità lasciata dalla Signora Caterina ad Ai.Bi. a 16 anni dalla sua scomparsa

È diventata definitiva nei giorni scorsi la sentenza con cui il Tribunale di Lodi ha condannato un Istituto bancario al pagamento in favore di Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini della somma di circa 8.100 euro a titolo di interessi per tardato pagamento delle somme dovute perché depositate in conto corrente.
Si trattava, in particolare, del denaro che l’Associazione aveva ricevuto in eredità dalla Signora Caterina Iudicello di Caltanissetta, un angelo per Ai.Bi. e per tutti i bambini che l’Associazione supporta attraverso i propri progetti e attività. La signora, mancata nel lontano 2006, aveva nominato come eredi Ai.Bi. e due suoi amici, essendo rimasta vedova e senza il figlio a causa della loro prematura scomparsa.
La banca, cogliendo l’occasione di un testamento olografo, cioè scritto di proprio pugno dalla signora, nel quale alcuni termini erano poco chiari (si indicavano come “legati” quelli che erano a tutti gli effetti nomine come “eredi”), ha rifiutato per molti anni di pagare agli eredi il cospicuo denaro che la Signora Caterina aveva deciso di lasciare in gran parte ad Ai.Bi. perché fosse utile per fini sociali. Ne è scaturita una causa al Tribunale di Caltanissetta durata ben 5 anni per il rifiuto della banca di interpretare il testamento come previsto nel codice civile (a prescindere dai termini usati, esistono precisi criteri per stabilire il ruolo di erede anche in proporzione al patrimonio di cui si è disposto).

Ebbene…

Dopo oltre 5 anni di causa giudiziale, in cui l’associazione si è anche dovuta difendere disperdendo energie e risorse previste per altro, il Tribunale ha confermato che il ruolo di Ai.Bi. era quello di erede e che la banca era tenuta a consegnare il denaro ai titolari con gli interessi nel frattempo maturati e richiesti.
La banca ha quindi trattenuto nei propri conti per un totale di oltre sette anni, il patrimonio della signora, di circa un milione di euro, di cui la metà dell’associazione, senza consegnarlo a chi di dovere, con le conseguenze ben immaginabili circa il lucro che ne è stato fatto da parte della banca stessa, sottraendo per tanti anni le risorse che Caterina aveva destinato ai progetti dell’Associazione. Come se non bastasse, nonostante la sentenza avesse condannato la banca a pagare, dal mese di giugno 2012, la stessa ha versato ad Ai.Bi. il dovuto solo nel novembre 2012, tardando ancora altri 5 mesi l’esecuzione. Inoltre la stessa banca aveva interpretato a modo proprio anche la sentenza per la parte degli “interessi” riconosciuti, versando le sole somme su conto corrente in quella data.

Finalmente giustizia…

E’ stata quindi fatta, finalmente giustizia, anche se solo parzialmente, perché il Tribunale di Lodi ha purtroppo rigettato la richiesta di Ai.Bi. – che nel frattempo ha agito per ottenere il dovuto, trovando la solita opposizione della banca – di corrispondere gli interessi previsti in sentenza, calcolandoli dal momento in cui era stato richiesto formalmente il pagamento (messa in mora del luglio 2007). Il Tribunale, comunque, ha se non altro, riconosciuto ad Ai.Bi. la propria ragione almeno per il ritardo della esecuzione della sentenza nei mesi del 2012.

Anche questi oltre 8 mila euro, ricevuti quest’anno, dopo ben 16 anni dalla sua scomparsa, sono un dono della cara Caterina, cui l’Associazione ha dedicato una struttura di accoglienza realizzata grazie a lei.
Un altro dono non sperato di Caterina è anche quello dell’esperienza di cui fare tesoro: per chi volesse fare un lascito ereditario all’Associazione è fondamentale rivolgersi a un proprio notaio di fiducia evitando il fai da te, perché il testamento olografo può contenere delle sviste più o meno grandi che potrebbero ritardare, come visto, la realizzazione dei sogni dei donatori per i bambini e le famiglie in difficoltà.
Richiedi gratuitamente la guida ai lasciti testamentari alla pagina dedicata QUI o contattaci a lasciti@aibi.it – 02.98822332