L’attore Hugh Jackman: “La paternità adottiva è il mio destino”

hugh jackman 400 286Bello, famoso e spontaneo. Hugh Jackman, l’attore australiano divenuto famoso per l’interpretazione del personaggio Marvel Wolverine, racconta con grande naturalezza davanti a microfoni e telecamere quello che gli accade. “Perché-sostiene- le nostre storie sono anche quelle degli altri”.

Di recente su Twitter ha postato una sua foto scattata dopo l’asportazione di un tumore alla pelle. Ma è quando racconta della sua famiglia che l’attore lascia tutti a bocca aperta.

Intervistato da Arianna Finos, su Repubblica, Hugh afferma che “la paternità adottiva era il suo destino”. Sposato fin dal 1996 con l’attrice Deborra-Lee Furness, di 13 anni più grande, conosciuta su un set, la coppia dopo la scoperta di non poter avere figli, ha deciso d  adottarne due: Oscar Maximilian e Ava.

Hugh confida alla giornalista che il loro progetto originario era avere sia figli biologici sia figli adottati. Quando i tentativi di maternità sono falliti, l’adozione è stata una scelta naturale. “In quel frangente ho capito- chiarisce l’attore- che quello che ci unisce davvero è la relazione, non certo il colore degli occhi o i geni”.

Hugh ha raccontato anche in tv il dolore e lo strazio dei vari tentativi di fecondazione assistita a cui si era sottoposta sua moglie. E commenta:“C’è una percentuale alta di fecondazione assistita che si conclude in questo modo. Sono momenti dolorosi e se ne parla troppo poco”. Un dolore che nel caso di Hugh e Deborra si è per fortuna interrotto con l’arrivo di Oscar.

In verità la paternità ha curato in Hugh sì  ferite recenti, ma soprattutto quelle antiche. Aveva 8 anni quando sua madre uscì di casa per non farvi più ritorno. Lui era l’ultimo di cinque fratelli e fu quello che soffrì di più l’abbandono di sua madre.