Le famiglie affidatarie possono chiedere il bonus bebè anche se l’affido è già in corso?

Buongiorno Ai.Bi.,

vi scrivo per chiedervi un’informazione, sapendo che non vi occupate solo di adozioni internazionali, ma anche di affido. Io e mia moglie siamo proprio una coppia affidataria: un paio di mesi fa, infatti, abbiamo accolto in casa nostra un bambino proveniente da una situazione familiare di estremo disagio, i cui genitori biologici sono alle presi con gravi problemi sui quali preferirei non soffermarmi nel dettaglio in questa lettera. Per il momento sappiamo che il piccolo dovrebbe rimanere con noi per un paio di anni.

Solo la settimana scorsa abbiamo saputo che anche le famiglie affidatarie, come quelle biologiche e quelle adottive, hanno diritto a usufruire del bonus bebè.

Facciamo ancora in tempo a richiederlo, anche se per noi il periodo di affido del minore è già iniziato da due mesi? Se sì, come faccio a farne richiesta?

Grazie per le informazioni,

Alessandro

 

CRINO-21Caro Alessandro,

l’assegno di natalità 2016 dell’Inps, il cosiddetto bonus bebè, è effettivamente previsto anche per i genitori affidatari, oltre che per quelli biologici e adottivi. Le modalità di presentazione della domanda e le informazioni sulla modulistica e le scadenze per la presentazione della richiesta sono state definite dalla circolare Inps n. 93.

Occorre innanzitutto precisare che, però, non tutti i genitori affidatari hanno diritto al bonus. La misura di sostegno economico è riconosciuta infatti solo a coloro che possiedono determinati requisiti economici. I nuclei familiari affidatari che hanno un Isee (Indicatore della situazione economia equivalente) non superiore ai 25mila euro annui, possono contare su una quota annuale di 960 euro, pari a 80 euro al mese. Quota che raddoppia, passando a 1.920 euro annui, ovvero a quote da 160 euro mensili, a chi invece ha un Isee che non supera i 7mila euro all’anno.

Detto questo, posso dirle che la richiesta dell’assegno può essere presentata anche dopo l’inizio del periodo di affido. Teoricamente, il termine per presentare la domanda è entro i 90 giorni dall’ingresso del minore in famiglia. La mancata presentazione della richiesta entro tale scadenza non annulla il diritto al bonus, ma fa scattare il pagamento del contributo dal mese in cui è stata trasmessa la domanda, anziché da quella di entrata effettiva del bambino nella famiglia affidataria.

Presentando oggi la richiesta, quindi – qualora il vostro nucleo familiare rientri dei requisiti economici previsti -, l’assegno verrà corrisposto nel periodo compreso tra la presentazione della domanda e i tre anni dall’ingresso ufficiale del figlio affidatario nella vostra famiglia. Ovviamente nel caso l’affido si limiti a un periodo inferiore, il bonus bebè verrà corrisposto fino al termine di tale periodo.

Infine, una precisazione importante. Per poter usufruire del sostegno economico, è necessario presentare l’apposita domanda all’Inps. È possibile farlo per via telematica se si possiede il Pin dispositivo dell’Inps oppure presso Caf e Patronati sul territorio o ancora attraverso intermediari abilitati alla compilazione di domanda e successiva trasmissione online all’Inps.

Un caro saluto,

 

Antonio Crinò

Direttore Generale di Ai.Bi.