Dal Dipartimento di Stato americano giungono importanti indicazioni ai cittadini americani circa la possibilità di adottare in contesti di guerra come quello mediorientale. “Siamo consapevoli che i cittadini americani sono profondamente toccati dalla situazione dei bambini in Israele, Cisgiordania e Gaza alla luce delle ostilità in corso. Mentre la situazione è in evoluzione, – fa sapere il Dipartimento di Stato USA – richiamiamo con forza l’attenzione circa il fatto che i bambini colpiti non possono beneficiare di un’adozione internazionale di diritto straniero e statunitense, compresa la legge statunitense sull’immigrazione”.

“L’adozione internazionale prevede requisiti di legge e garanzie procedurali volte a proteggere i minori in questione e per assicurare che un’adozione internazionale avvenga nel migliore interesse del bambino. Prima che un bambino adottato possa recarsi negli Stati Uniti, sia gli Stati Uniti che il paese di origine del bambino devono stabilire che il bambino è idoneo per l’adozione”.

“Può essere estremamente difficile in situazioni di crisi stabilire se i bambini che sembrano essere orfani, siano realmente idonei per l’adozione e l’uscita dal paese secondo le leggi degli Stati Uniti. I bambini potrebbero essere stati separati temporaneamente dai loro genitori o dagli altri membri della famiglia durante un conflitto o una calamità naturale, e i genitori potrebbero essere alla loro ricerca. Non è raro in situazioni di pericolo che i genitori facciano allontanare i loro figli dalla zona per motivi di sicurezza, o che famiglie si separino nel corso di un’evacuazione. Anche quando si può dimostrare che i genitori di un bambino sono morti, i bambini sono spesso presi per essere affidati alle cure di altri parenti”.

“Durante i periodi di crisi, può anche essere eccezionalmente difficile soddisfare i requisiti di legge per un’adozione internazionale tra gli Stati Uniti e il paese di origine del bambino. Ciò è particolarmente vero quando viene a cadere l’autorità civile. I futuri genitori adottivi dovrebbero fare particolare attenzione mentre considerano di adottare o di prendersi cura di un bambino in queste circostanze e dovrebbero prendere in considerazione di consultarsi con un avvocato esperto sul tema dell’immigrazione, alla luce delle richieste di raccolta prove che documentino lo status del bambino. Si fa notare che l’adozione spesso non è consentita e non è una pratica comune nelle zone in cui viene osservata la Shari’a”.