Lettere al Direttore: «Nell’adozione nessuno ci chiede il permesso»

“Carissima Ai.Bi.,

in occasione del tuo 25° compleanno, vogliamo scriverti questa lettera perché, a questo punto della nostra storia, ti vogliamo dire grazie.

Lo sai, abbiamo cominciato una nuova avventura: quella di Ai.Bi. Giovani, importante per noi  ragazzi perché, grazie a questa nuova realtà, possiamo far capire a tutti cosa vuol dire l’adozione e l’accoglienza, ma vista con i nostri occhi. In un nostro incontro, una nostra amica ha infatti detto, giustamente, che ad esser adottati siamo noi, e solo noi possiamo spiegarlo.

Nell’adozione non ci chiedono il permesso.

Noi bambini non veniamo interpellati sulla decisione che cambierà la nostra vita per sempre. L’incontro con la nuova famiglia è come entrare per la prima volta nella casa di qualcuno che non si conosce, ci vuole un po’ di tempo.

È  vero, abbiamo sottoposto a dure prove i nostri genitori. Ma, con il loro arrivo, eravamo consapevoli di aver perso definitivamente tutto il resto, anche se brutto. Ma era la nostra vita.

Con la maturità di oggi, possiamo affermare che l’amore delle nostre famiglie è fondamentale, ma non basta solo quello. Infatti i nostri genitori sono capaci, di volta in volta, ad assumere ruoli diversi, sono sensibili, aperti, sono entrati in punta di piedi nelle nostre vite perché rispettano le nostre identità. Con molta delicatezza, hanno bussato alla porta della nostra vita e abbiamo deciso di farli entrare.

Perciò, cara Ai.Bi., siamo cresciuti, stiamo crescendo e possiamo accompagnare tutti gli altri bambini che arriveranno e faranno parte di questa grande famiglia.

Spesso ci dicono che siamo il futuro: OK, siamo pronti a costruirlo, anche perché non siamo soli: ci sono le nostre mamme, i nostri papà e le nostre care cicogne.

Sai, cara Ai.Bi., qui a Messina abbiamo due cicogne niente male. Tutti noi siamo legatissimi a zia Terry. È  piccolina, molto magra, ma è fortissima. I suoi sorrisi e i suoi rimproveri ci hanno aiutato a crescere, è sempre dalla nostra parte, pronta a difenderci con le unghie e con i denti. E poi,cara Ai.Bi., non dimentichiamoci di Dinah. Per noi, non è solo la referente che si occupa dei documenti, degli abbinamenti, degli arrivi, eccetera, ma è parte di noi, dice sempre le parole giuste al momento giusto e riesce a far emergere la parte migliore di noi.

Ci conoscono benissimo, riescono a capire ognuno di noi…e siamo tanti! Le nostre care cicogne amano i nostri colori, le nostre lingue, i nostri cibi, le nostre tradizioni, le nostre canzoni.

Quindi, cara Ai.Bi., siamo una bella squadra.

Anche tu sei cresciuta, hai 25 anni e sei sempre più ricca di culture e di tradizioni tra le più varie, e noi giovani siamo felici di accompagnarti per i tuoi prossimi compleanni.

Auguri!

                                                                                                         Ai.Bi. Giovani

                                                                                                           10 dicembre 2011