Lettere al Direttore: «Rimborsi CAI e gratuità dell’adozione: cosa ne pensate?»

L’iniziativa di un gruppo di famiglie ha scosso il Forum di Ai.Bi.: indirizzare una lettera alla Presidenza del Consiglio, con l’obiettivo di ottenere garanzie sul Fondo di rimborso stanziato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali, la CAI, a copertura di parte delle spese affrontate per le adozioni del 2010. Vogliamo riportare il pensiero di alcune coppie a proposito del rimborso in questione e della proposta di rendere gratuite le adozioni internazionali, avanzata da Ai.Bi. come soluzione ai costi d’adozione.

Maria Rescigno dice: Io credo che l’iniziativa di rendere gratuita l’adozione internazionale sia encomiabile, anche se penso un po’ improbabile a meno che gli enti non diventino pubblici e siano sostenuti da fondi pubblici.

Francesca dice: Francamente rimango un po’ perplessa. La battaglia per equiparare economicamente l’adozione internazionale con quella nazionale mi sembra assurda visto che la maggior parte delle spese (documentate e non) riguardano il paese straniero; quindi come può lo Stato italiano arrivare ad un’adozione internazionale gratuita senza aggiunta di oneri per il suo bilancio? Ed inoltre lo Stato dovrebbe prendere accordi politici ed adeguarsi con ogni singolo paese in base alle sue richieste e questo non mi sembra fattibile nel giro di pochi anni. Quindi, nell’attesa di questa improbabile battaglia, mantenere sempre un fondo per garantire almeno in parte il rimborso delle spese sostenute dalle coppie credo che sia doveroso da parte dello Stato che, ricordiamocelo, è uno Stato che dice di sostenere la famiglia.

Luca dice: Se mai si arriverà alla gratuità dell’adozione internazionale (suppongo al massimo per le spese della procedura, dubito su quelle di viaggio, vitto e alloggio all’estero, così come non sono spese gratuite se la coppia in Italia deve fare un periodo di affiancamento in una casa famiglia lontana da casa) ne sarò felicissimo, fatto sta che noi non abbiamo adottato in questo regime di gratuità ed economicamente è stato un bagno di sangue.
Siamo una famiglia monoreddito e questo piccolissimo rimborso (una inezia rispetto alle spese sostenute) sarebbe importantissimo.
In questo momento di crisi non è certo la cifra che occorre alla CAI ad affossare l’Italia, basterebbe adeguare per un solo mese lo stipendio di chi sappiamo alla media europea, UN SOLO MESE.

Laura dice: Non credo alla possibilità di un’adozione internazionale gratuita. Anche se, per esempio, la Regione Sardegna ha sottoscritto con Ai.Bi. ed SOS Bambino un accordo che prevede la gratuità al momento del conferimento del mandato a questi due Enti; è un inizio ma non si andrà oltre.
Il rimborso CAI era la possibilità per le coppie adottive di ristabilire un po’ di tranquillità nelle casse familiari che, come tutti voi sapete, al ritorno dalla permanenza all’estero sono davvero “vuote”.
L’adozione internazionale è, come mi ha detto una ragazza che ha abbandonato l’idea di intraprenderla, una “cosa da ricchi”!! Ed in questi tempi duri lo diventerà sempre di più!!

Giovanna dice: Secondo me rendere l’adozione gratuita è il regalo più bello che possano ricevere una mamma e un papà. Ma lo vedo ancora lontano come traguardo. Per ora la cosa importante è ricevere,come altri che lo hanno già ricevuto, almeno un piccolo aiuto da parte della CAI.