Lombardia. Finalmente la politica si muove! Depositata in Regione una mozione per il sostegno alle famiglie adottive. Del Gobbo (Ncd): “Misure necessarie per fermare la crisi dell’accoglienza”

grafico_new2L’appello lanciato da Amici dei Bambini durante l’Open Day non è caduto nel vuoto. Di fronte alla drammatica crisi delle adozioni internazionali – si era detto il 27 e 28 settembre – la società civile e la politica non possono restare a guardare. I primi a raccogliere l’appello sono stati i membri del gruppo del Nuovo Centrodestra in Regione Lombardia, che  hanno presentato una mozione per richiedere un sostegno economico e normativo alle adozioni. Il provvedimento, sottoscritto da tutti i gruppi di maggioranza del consiglio regionale, è stato depositato a Palazzo Lombardia martedì 30 settembre. Scopo della mozione è quello di semplificare l’iter adottivo e sostenere le famiglie che liberamente decidono di accogliere un bambino abbandonato, attraverso lo stanziamento di risorse economiche.

“Con questa mozione – spiega il primo firmatario del provvedimento, il capogruppo Ncd in Regione, Luca Del Gobboabbiamo individuato, anche attraverso un confronto con le associazioni, quegli interventi urgenti e improrogabili che Regione e Governo devono mettere in campo: dallo stanziamento di risorse per abbattere i costi delle procedure agli interventi per ridurre i tempi sino ad arrivare alla stipula di accordi bilaterali con i Paesi di origine dei minori per semplificare e rendere più efficienti le procedure di adozione. Attraverso questo provvedimento vogliamo però anche stigmatizzare il preoccupante silenzio che circonda il tema dell’adozione, un silenzio aggravato dall’incapacità delle istituzioni di sostenere chi, gratuitamente, sceglie di accogliere nella propria casa un bambino”.

La proposta del gruppo Ncd trae origine quindi da una lucida analisi della crisi delle adozioni internazionali che segna il nostro Paese ormai da 4 anni e, senza interventi legislativi che ne invertano la rotta, sembra irreversibile. Una crisi sulla quale Del Gobbo dimostra di avere le idee chiare. “Gli ultimi dati relativi alle adozioni – spiega – evidenziano un significativo calo delle disponibilità. Si è passati dalle 6.147 domande del 2008 alle 5.057 del 2012. Un preoccupante trend dovuto a 2 cause: i costi troppo elevati e i tempi eccessivamente lunghi. Basti pensare che i costi medi dell’intero iter adottivo di un minore straniero sono stimabili in circa 20mila euro e il tempo medio è di 3,3 anni. Un’ingiustizia di fronte alla quale le istituzioni devono finalmente intervenire con provvedimenti mirati per sostenere quelle famiglie che, in modo totalmente gratuito, decidono di accogliere un bambino solo e abbandonato”.

Il provvedimento del Ncd giunge in continuità con la decisione del 23 settembre con cui il Consiglio Regionale ha bocciato le mozioni presentate dall’opposizione che chiedeva di equiparare i costi di accesso alla fecondazione eterologa a quelli in vigore per l’omologa, ovvero un ticket di 60 euro. Questo che fu definito “un grande segnale di responsabilità ed equilibrio” da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Mario Mantovani, fu seguito da una promessa dell’esponente Ncd Stefano Carugo: Abbiamo deciso di definire regole e modalità chiare – affermò Carugo – per tutelare i più deboli e fragili, i bambini. Ci chiediamo perché tanto rumore si stia sollevando sull’eterologa a fronte del silenzio che circonda il tema dell’adozione: un percorso  duro e logorante, anche a livello economico, che coinvolge molte famiglie che in modo libero e autonomo decidono di aprire le loro case, senza sostegni e aiuti da parte dello Stato”.

La diversità di attenzione mediatica riservata a 2 diverse forme di genitorialità, l’eterologa e l’adozione, è in effetti una delle ragioni che ha spinto il Ncd a mettere nero su bianco una proposta di supporto alle famiglie più trascurate dalla legge, quelle adottive. “E’ paradossale constatare – spiega ancora Del Gobbo – come di fronte a un caso mediatico com’è quello dell’eterologa, le istituzioni sappiano trovare risposte rapide (in soli 25 giorni, infatti, le Regioni hanno regolamentato il ricordo a questa pratica, ndr), mentre poco o nulla sia stato fatto per risolvere un problema molto più grave, ma meno popolare, com’è quello delle adozioni, legato a procedure dai tempi biblici e costi improponibili per molte famiglie”.

Le famiglie adottive di Amici dei Bambini   non possono quindi che ringraziare gli esponenti del Nuovo Centrodestra per l’impegno assunto e il significativo segnale lanciato alla politica italiana  di farsi  carico anche del destino di milioni bambini abbandonati che stanno aspettando l’amore di una famiglia.