L’Ucraina a ferro e fuoco sotto una continua pioggia di missili: “Non riusciamo nemmeno a scappare nei rifugi”

Le nuove armi belliche dei Russi e le devastanti conseguenze nella testimonianza di Masha, cooperante Ai.Bi. a Kiev. Il video dei bambini che scappano sotto le bombe

“Appena vi ho mandato la mail con il report ho sentito volare due missili. Solo dopo le esplosioni ho sentito le sirene.
Cioè, non c’è stato nemmeno il tempo per trovare un rifugio.
A quanto pare si tratta di una nuova tipologia di missili, Oniks M o Zircon, lanciati dalla Crimea.
Vi mando un impressionante video dei bambini di un asilo che corrono nei rifugi sotto il bombardamento della stazione televisiva internet ucraina hromadske.tv: VEDI QUI.
Insomma, la guerra non si ferma: non lasciateci soli!
Un abbraccio.”

Questo sopra è il testo di un’e-mail che Masha, cooperante di Ai.Bi. a Kiev, ha inviato dopo aver condiviso le informazioni riportate qua sotto a proposito del conflitto in Ucraina.

Gli ultimi attacchi contro l’Ucraina

In un’escalation di attacchi, la Russia ha intensificato le operazioni militari in Ucraina, utilizzando tattiche devastanti.
Una di queste consiste nel lanciare un secondo attacco nei luoghi colpiti da un primo, mirando a soccorritori e civili. Questo metodo è stato impiegato a Odessa il 15 marzo, causando oltre 20 vittime, tra cui 5 bambini.
Questa srategia, è stata utilizzata anche per l’attacco del 24 marzo alla città di Leopoli.

Missili sulla diga di Dnipro

Il 22 marzo, la Russia ha condotto il più grande attacco al sistema energetico ucraino, colpendo la diga di Dnipro.
Durante l’attacco notturno, la Russia ha lanciato 63 droni in Ucraina, colpendo contemporaneamente con missili cruise e balistici degli aerei Tu-95, MiG-31K e Tu-22M3, nonché missili guidati Iskander e S-300/S-400.
La Federazione Russa ha utilizzato 151 mezzi d’attacco, di cui 88 missili.
Nel difendersi, l’Ucraina è però riuscita ad abbattere 55 droni e 37 missili.
Le conseguenze sono state gravi: morti e feriti a Zaporižžja e Chmel’nyc’kyj, danni estesi agli impianti di produzione e distribuzione dell’energia elettrica, con 20 sottostazioni e centrali elettriche danneggiate. La centrale nucleare di Zaporižžja ha rischiato il blackout, mentre la diga idroelettrica DniproHES ha subito otto colpi, causando un incendio e il blocco del traffico.
La situazione è critica: interruzioni di corrente in molte regioni, con Charkiv completamente senza elettricità, problemi di riscaldamento, approvvigionamento idrico e trasporto pubblico. Le autorità lavorano per ripristinare i servizi, ma la crisi energetica persiste, con l’incertezza che continua a gravare sulla popolazione civile.

Restiamo vicini ai bambini dell’Ucraina

Serve ancora il sostegno di tutti per venire incontro ai tanti bisogni delle donne, mamme e famiglie colpite dal conflitto. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione “una tantum, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE.
Se vuoi fare di più e stare vicino ogni giorno ai bambini ucraini colpiti dalla guerra puoi aderire al progetto “Adotta a distanza i bambini in Ucraina”.