Ma perché togliere “il potere” ai giudici?

Buongiorno,

mi chiamo Anna e ho letto la notizia pubblicata sul vostro sito riguardante l’intervento di Marco Griffini alla Camera dei Deputati. Ho esaminato bene la proposta di legge di Ai.Bi. e vorrei fare alcune osservazioni riguardo il punto che tocca  la razionalizzazione dell’iter. La proposta di Ai.Bi., di fatto, toglie l’attività di valutazione dell’idoneità dei genitori adottivi ai servizi territoriali, dandola agli Enti Autorizzati…che guarda caso si occuperanno di “trovare” un bambino alla coppia. In più, Non sono d’accordo nel togliere il “potere” ai giudici che secondo me, sono fondamentali altrimenti non avrebbe poi senso chiedere il loro intervento nel caso di abusi o di mancanze genitoriali. Se fosse sufficiente sentirsi madre/padre per esserlo davvero, potremmo anche chiudere i Tribunali dei Minorenni!

 

Grazie

Anna

 

giudice100Cara Anna,

rispondiamo alle Sue perplessità sulla proposta di legge di Ai.Bi. e sulla razionalizzazione dell’iter.

Rispetto alla valutazione dell’idoneità dei genitori adottivi non c’è una sostituzione dei servizi territoriali con gli enti autorizzati ma semmai una sostituzione della responsabilità dei tribunali per i minorenni con una responsabilità dei servizi. Sono infatti proprio i servizi sociali che nella nuova legge rimarranno titolari della decisione sulla idoneità e sull’abbinamento. Si tratta di un percorso fatto insieme da servizi ed enti proprio perché i servizi siano maggiormente coinvolti in ogni passaggio della procedura adottiva, molto più di quanto avviene adesso. Ricordiamo infatti che la situazione anche oggi è opposta a quella da Lei descritta: gli enti oggi non sono affatto “spinti dalla  necessità di reperire coppie a cui far adottare bambini a tutti i costi” e anzi molte delle coppie che vengono dichiarate idonee dai tribunali per i minorenni secondo gli enti non sono ancora sufficientemente preparate. Gli enti infatti usano attivare dei percorsi che accompagnano la coppia insieme a professionisti e psicologi iscritti agli albi professionali esattamente come avviene per i dipendenti pubblici e i cui profili sono “registrati” presso la commissioni per le adozioni internazionali.

Per quanto concerne invece il Tribunale dei Minorenni: nessuno intende abolirlo. Tuttavia occorre distinguere la assistenza alle famiglie italiane con le procedure di adozione internazionale. Se la valutazione di idoneità dei giudici fosse essenziale, come mai in quasi la totalità dei Paesi europei l’idoneità è dichiarata dai servizi sociali e non dai giudici? L’intervento del giudice nel caso di abusi o di genitori incapaci di esercitare la potestà genitoriale è una materia completamente diversa e riguarda un aspetto successivo che peraltro, tecnicamente, non è di competenza dei giudici del tribunale ma del pubblico ministero. E infatti la comunicazione del provvedimento di idoneità al pubblico ministero rimane invariata anche nella proposta della nuova legge, dove è previsto un nuovo art. 30 bis che prevede il potere del PM di proporre reclamo in caso ritenesse ci fossero motivi per opporsi sulla base degli atti che riceve (cioè documenti e relazioni psicologiche, esattamente come avviene oggi).

Speriamo che qualche dubbio si sia sciolto e siamo a completa disposizione per un confronto sulla proposta di legge.

Carissimi saluti