Mamma, come mai hai una pelle bianca così bella e io no?

“Alle famiglie in attesa vorremmo dire: non mollate perché la tentazione si presenterà… noi stavamo per farlo e proprio allora è arrivata la chiamata”

“Nei primi giorni in cui eravamo con Marcel in istituto, molti bambini, che avevano capito, ci chiedevano se noi potevamo essere anche i loro genitori. Ti si spezza un po’ il cuore, in quei momenti, quando ti senti chiedere: perché noi no?”
Alessia e Giuseppe sono tornati dal Perù con Marcel, 5 anni, a fine ottobre. I primi mesi in Italia sono volati: “I nostri giorni sono ancora caotici e in continua evoluzione – racconta la coppia che si è rivolta alla sede Ai.Bi. di Bolzano – Marcel è stato fortunato perché si trovava in una struttura dove lavora personale competente e affettuoso; è cresciuto lì fin dai primi giorni di vita e aveva costruito legami, con le tate ma anche con i bambini. Sappiamo per esempio che una bambina, poco tempo dopo di noi, è stata adottata e si trova in Italia. Finora stiamo ancora tenendo contatti con l’istituto e la direttrice: ogni tanto mandiamo qualche aggiornamento su come Marcel si sta ambientando e sta crescendo”.

Una coppia dalla vita “finalmente scombinata”

Alessia e Giuseppe per molti anni sono stati “soli” in coppia e, quindi, “Marcel ha felicemente scombinato tutto – racconta la mamma – : ha un buon carattere, è molto ricettivo e intelligente, in molti momenti del quotidiano ci ha meravigliato”.
Per loro l’iter adottivo era iniziato a fine 2016; con il decreto di idoneità, arrivato nella primavera del 2017. Alessia e Giuseppe per un anno hanno scelto di attendere eventuali chiamate del Tribunale per i minorenni per un’adozione nazionale. “Abbiamo poi scelto Ai.Bi. nel 2018 e abbiamo subito cominciato a preparare la documentazione per il Perù, un Paese che sentivamo già nelle nostre corde”.
Marcel era iscritto nelle liste special needs per una presunta diagnosi DHD, un disturbo da deficit dell’attenzione che “si verificherà più avanti nel tempo – aggiungono i genitori – Per il momento Marcel va all’asilo, è molto contento e si è ambientato bene; è un bambino che fa subito amicizia, ama stare con i coetanei. Appena arrivato in Italia ci ha chiesto subito di andare a scuola, come la chiama lui”.

Dall’istituto alla nuova vita in famiglia

La famiglia è rimasta in Perù dal 19 agosto al 31 ottobre 2023. “I primi giorni dopo l’arrivo siamo rimasti in istituto, una struttura che disponeva di alloggi per le famiglie: una soluzione ottimale per facilitare il distacco. Come dicevamo, Marcel è vissuto in un bell’istituto, molto accogliente”, in una zona periferica di Lima, ma ad un’ora dal centro, viste le dimensioni della capitale. Era una struttura grande, con ampi spazi, un giardino con giochi all’aperto e anche un orto.
In quell’istituto, che per cinque anni è stato il mondo conosciuto di Marcel – ma dove mancava ciò che conta di più per un bambino, la famiglia – è avvenuta la prima conoscenza con mamma papà: “Il primo incontro è andato benissimo, è stato amore a prima vista – ricordano Alessia e Giuseppe – Il bambino era stato ben preparato dagli operatori, in più noi avevamo preparato per lui e inviato un dossier di foto e video, in alcuni dei quali eravamo anche in compagnia di amici con i loro figli. Volevamo fargli capire che era molto atteso e che anche qui ci sarebbero stati bambini con cui giocare”.
“Certo, uscire dall’orfanotrofio per Marcel è stato un trauma e quando ci siamo spostati a Lima eravamo in un appartamento che in confronto era molto piccolo e soprattutto non era inserito in un parco dove andare quando si voleva. Cercavamo di stare fuori il più possibile, ma senz’altro quello degli spazi noti è stato il primo cambiamento”.
“Lima è una città bellissima, tanto che abbiamo scelto di non spostarci, rimandando le visite turistiche nel Paese quando nostro figlio sarà grande – dice il papà – Noi eravamo la prima coppia ad andare ad adottare dopo l’epidemia Covid, quindi anche in relazione alle tempistiche e alle procedure, abbiamo preferito attendere in città tutti i documenti”.

Non smetterebbe mai di giocare: estate e inverno

Arrivati in Italia Marcel si è sempre più adattato: “Essendo un bambino molto attivo lo portiamo sempre al parco, ama stare fuori anche per ragioni climatiche, a Lima non fa mai così freddo. E qui a Bolzano, beh le temperature sono diverse, anche se quest’anno non siamo mai andati sotto zero!”.
Tra i molti adattamenti, potrebbe esserci anche la cucina, ma in questo caso Marcel già conosceva alcuni piatti: “L’istituto era privato, la direttrice era italiana, la cucina ne è stata influenzata e così Marcel ha sempre mangiato piatti peruviani ma anche italiani”. E oggi mangia di tutto, con molto piacere.
Il racconto di questa famiglia, che pure ha atteso molto prima di incontrare il proprio figlio, include anche aspetti in comune a tante aspiranti coppie adottive: l’attesa, che in questi ultimi anni si è allungata rispetto al passato.
“Alle famiglie in attesa vorremmo dire: non mollate perché la tentazione si presenterà… noi stavamo per farlo e proprio allora è arrivata la chiamata”.
Come per tutte le tipologie di gravidanze, una delle quali è quella adottiva, condivisa a pari merito tra moglie e marito, la nascita, e quindi l’arrivo del figlio, adombra tutte le fatiche e gli eventuali dolori pregressi.

Punti di vista diversi sul colore della pelle

Tanto che oggi Alessia, per concludere, ama ricordare un aneddoto che dice molto dell’attaccamento tra madre e figlio e della scoperta delle differenze: “Un giorno, eravamo ancora in Perù, dopo la doccia Marcel mi chiese: “Come mai hai una pelle bianca così bella e io no? Al che mi è venuto spontaneo rispondergli: non sai quante lampade abbronzanti faccio per averla come la tua! Oggi ogni tanto mi dice: mamma, quando vai a farti la lampada?”

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati