Marocco: Mohamed, 19 anni contro l’abbandono

Per i minorenni che non hanno avuto la fortuna di venire accolti in una famiglia, l’abbandono non è solo causa di sofferenza, di insuccessi e di depressione. La tragedia dell’abbandono può essere interamente trasformata in un potenziale di esperienza, da cui trarre energia per riscattare il proprio futuro e diventare uomini capaci e di successo, solo con le proprie forze.

Questa è la storia di Mohamed, un figlio dell’abbandono, entrato nel Nido della Fondazione Rita Zniber a soli 7 giorni di vita e probabilmente nato da una mamma troppo giovane e priva di risorse per mantenerlo. Di lei si sono perse da subito le tracce. Inutili i ripetuti tentativi di risalire a lei o a un altro componente della sua famiglia. Mohamed è stato immediatamente preso in carico da tutte le nurse del Nido: con amore lo hanno allevato, insieme a tutti gli altri suoi compagni, accomunati dallo stesso beffardo destino.

Ma, con il passare del tempo, Mohamed si è fatto sempre più grande e forte. È stato trasferito, a seconda dell’età, da un’ala all’altra del Nido, fino ad arrivare poi all’Annexe: ormai aveva raggiunto l’età giusta per le scuole primarie e nessuna famiglia adottiva lo aveva ancora scelto per la kafala, la pratica di accoglienza diffusa nei paesi nordafricani di identità mussulmana.

Nonostante tutto, Mohamed si sentiva felice. Finalmente stava diventando grande. Aveva nuovi amici con cui giocare e divertirsi, nuove nurse ed educatrici che avrebbero continuato a prendersi cura di lui, con lo stesso grande amore delle precedenti. Ha cominciato la scuola e, nonostante le difficoltà iniziali e le turbolenze legate al suo periodo di adolescente, Mohamed era entusiasta di apprendere cose nuove. Ogni fine semestre, portava a casa voti eccellenti e ogni successo faceva di lui un ragazzo sempre più fiero e sicuro di se stesso.

Oggi Mohamed ha 19 anni. Ha passato tutti questi anni nel centro della Rita Zniber Foundation e, da poco più di un mese, è iniziata per lui una nuova vita: grazie al suo costante impegno a scuola, alla sua tenacia, alla sua voglia di scoprire e alla sua sete di conoscenza, Mohamed è riuscito ad entrare in una delle più prestigiose università della capitale Rabat, dove frequenterà il corso di Comunicazione. Ha studiato tutta l’estate per prepararsi al test d’ingresso e ora è molto felice di aver realizzato il suo sogno, tassello fondamentale per la costruzione del suo futuro.

Mohamed è stato abbandonato, è vero, e ne ha sofferto; oggi però è un ragazzo caparbio e maturo, che sa bene ciò che vuole dalla vita ed è pronto a difendere i suoi obiettivi, con i denti e con le unghie; in futuro, sarà un uomo realizzato e felice del suo percorso di vita. Noi non possiamo che complimentarci con lui e fargli il nostro più grande in bocca al lupo. Che il tuo futuro sia pieno di gioie e successi, Mohamed… e anche di un grande amore.