Marocco. Quando parlare con gli altri aiuta a capire meglio anche sé stessi

Una sessione di comunicazione e dialogo organizzata dagli educatori per i ragazzi del Centro Rita Zniber realizzata grazie al Sostegno a Distanza 

In Marocco collaboriamo da anni con la Fondazione Rita Zniber. L’istituto prende il nome dalla sua fondatrice che alla fine degli anni 80  allestì un centro di accoglienza, Le Nids, all’interno dell’ospedale per i bambini abbandonati alla nascita. Nel 2007  è stato creato un secondo centro per i bambini e i ragazzi più grandi.  Inoltre un intervento specifico, che prende il nome di “Con te sarò un grande” supporta i careleavers, cioè gli adolescenti in uscita dall’istituto orientando i ragazzi e aiutandoli nella ricerca di una abitazione e di un lavoro. Grazie al Sostegno a Distanza, Ai.Bi. supporta la Fondazione Rita Zniber garantendo il diritto all’educazione e una formazione continua agli operatori, contribuendo all’allestimento e al funzionamento delle ludoteche e delle molte attività volte al benessere dei bambini e dei ragazzi ospiti.

Le attività proposte ai ragazzi ospiti non sono solo di carattere materiale, come sport, musica, escursioni guidate, visite a musei e via dicendo ma vogliono essere per loro un valido aiuto anche per il loro io più profondo. E’ facile sentirsi soli, soprattutto nella delicata età dell’adolescenza e lo è ancor di più se non si vive in famiglia ma all’interno di un istituto. Da sempre alla Fondazione Rita Zniber  è a disposizione uno psicologo per supportare i bambini ed i ragazzi nel loro percorso di vita, per confrontarsi, per affrontare le difficoltà insieme, sapendo di poter contare anche su aiuto esterno.

Lo scorso pomeriggio si è pensato ad un’attività collettiva che potesse nel contempo aiutare i ragazzi ad aprirsi e a condividere idee e sentimenti.  Sotto la guida degli educatori i ragazzi hanno parlato a cuore aperto delle cose che li preoccupano, che li disturbano, ma anche di quello che apprezzano negli altri compagni, citando i difetti e le qualità dell’altro sempre in uno spirito costruttivo e mai polemico,  per evitare malintesi in futuro, per risolvere conflitti e  disaccordi. Al termine della sessione, i giovani hanno chiarito diverse situazioni di tensione e hanno potuto comprendere meglio le opinioni degli altri. Grazie a questo esercizio di comunicazione organizzato dagli educatori, l’atmosfera del gruppo è diventata più leggera e solidale.

Era la prima volta che si sperimentava questa sessione e siccome è andata molto bene sono stati i ragazzi stessi che hanno chiesto di programmare regolarmente delle sessioni di dialogo per continuare a beneficiare di un’atmosfera priva di equivoci e conflitti. Attività come questa sono essenziali per garantire il benessere degli ospiti del centro ed è stato possibile realizzarla grazie all’adeguata formazione in possesso degli educatori.

Se anche tu deciderai di aiutare e di far parte della vita di questi ragazzi che seguiamo in Marocco, scrivici e inizia ora il tuo Sostegno a Distanza o la tua Adozione a Distanza in Marocco.