calano ancora i bebè, crescono i matrimoni. Sale l'età delle coppie, sempre più sterili

Meno matrimoni e più divorzi. Ma presto gli italiani “ritorneranno a comprendere che il matrimonio è una cosa importante”

Secondo il sociologo Fabrizio Fratus, intervistato da Radio In Famiglia, potrebbe presto esserci una svolta

Meno matrimoni, più divorzi. L’Italia sta vivendo ormai da anni una trasformazione sociale drammatica, dettata da un crescente individualismo che porta alla disgregazione dei rapporti famigliari e di coppia. Eppure, forse, potremo presto incontrare una svolta. Lo sostiene, intervistato da Radio In Famiglia, il sociologo e saggista Fabrizio Fratus.

Meno matrimoni e più divorzi. “Dimenticanza della sacralità del matrimonio”

“Il motivo per cui non ci sposa più – sostiene Fabrizio Fratus – è legato al distaccamento dall’aspetto religioso e quindi una dimenticanza della sacralità del matrimonio. Le coppie di fatto, uomini o donne che convivono anche per anni sono tantissime e a volte la convivenza dura più del matrimonio. Come mai molte coppie convivono bene e quando scelgono di sposarsi il matrimonio finisce? Io credo che ci sia molto da guardare sotto la prospettiva della responsabilità e della condivisione. Noi viviamo in una società in cui l’interesse privato prevale su quello di coppia, quindi, quando si è coppia di fatto, noi scegliamo ogni giorno di stare con la persona amata. Nel momento in cui mi sposo, da quel momento in poi non ho la libertà di dire ‘Ciao, me ne vado’ e questo, dal punto di vista psicologico, influisce negativamente”.

Meno matrimoni e più divorzi. “Famiglia forma di tutela di fronte all’instabilità”

“Oggi nella società in cui viviamo – ha proseguito Fratus – siamo molto superficiali, vediamo queste coppie che ritengono l’innamoramento come eterno, una volta era diverso. A tenere unite le coppie deve esserci un progetto. Le coppie di oggi vivono alla giornata. I figli sono un progetto per la vita. La famiglia è anche una forma di tutela e garanzia di fronte all’instabilità socio-economica. Oggi invece le famiglie sono disgregate, tra parenti ci si vede poche volte. Eppure la maggior parte delle coppie che acquistano casa, questo avviene perché ci sono dei genitori che aiutano. La famiglia è ancora il centro della società, ma questo iper-individualismo fa credere alle persone di essere autosufficienti. Da qui derivano i divorzi, perché non c’è un progetto, non c’è collaborazione, non ci si ascolta. Bisogna trovare delle sintesi tra le esigenze di entrambi”.

“I figli di genitori divorziati, spesso, rivivono l’esperienza genitoriale – sostiene il sociologo – Questo perché questi figli hanno imparato a ‘scappare dai problemi’, senza capire che spesso, così, si fugge da una realtà per crearne un’altra più complicata. Sono convinto che presto ci sarà un reflusso al contrario, molti comprenderanno che il matrimonio è una cosa importante ed è l’unico meccanismo che si ha per vivere bene, ovviamente quando c’è dialogo nella coppia”.

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