Messina. Etica e responsabilità sociale: Chiesa, politica e società civile per andare oltre la sfiducia nelle istituzioni

galantinoChiesa, politica e giornalismo uniti per confrontarsi su due temi che investono la società odierna e interessano in prima linea anche le realtà del volontariato: l’etica e la responsabilità sociale. Sarà proprio questo il titolo del convegno in programma al Palacultura di Messina venerdì 4 marzo, a partire dalle ore 17.

All’evento parteciperà anche la referente siciliana di Amici dei Bambini, Dinah Caminiti. Una presenza quanto mai interessata agli sviluppi dei fenomeni etici e sociali alla luce del doppio impegno che Ai.Bi. porta avanti in Sicilia. Non solo la promozione dell’adozione e dell’affido, ma anche l’azione concreta e quotidiana, in tutto il territorio dell’isola e in particolare a Messina e Lampedusa con la campagna Bambini in Alto Mare, a favore dell’accoglienza dei migranti più fragili che sbarcano sulle coste siciliane, come minori stranieri non accompagnati e donne sole con bambini.

Il convegno vedrà la partecipazione di esponenti delle istituzioni politiche ed ecclesiastiche regionali e siciliane. Con il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, Sua Eccellenza monsignor Nunzio Galantino, e il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Rodolfo Sabelli, si confronteranno il presidente dell’Ars – Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone, il vescovo di Acireale e amministratore apostolico dell’Arcidiocesi di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela Sua Eccellenza monsignor Antonio Raspanti e il presidente emerito della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri, attualmente presidente della Scuola Superiore della Magistratura. Il dibattito sarà moderato dal presidente della casa editrice Longanesi, il giornalista Ferruccio De Bortoli, già direttore del “Sole 24 Ore” e del “Corriere della Sera”.

L’iniziativa, organizzata dall’Ars e dall’Arcidiocesi di Messina, nasce dalla consapevolezza del momento di grande sfiducia e disorientamento nei confronti delle istituzioni che rende necessario un confronto costruttivo tra le diverse realtà della politica, della Chiesa e della società civile.  “Si fa sempre più urgente l’individuazione di quadri di riferimento per aprire un dialogo fra sistemi valoriali opposti – spiega monsignor Rampanti -. La sensibilizzazione del comparto comunicativo può dare una grossa mano per evitare che lo spazio pubblico precipiti definitivamente nel caos”. “Il messaggio che vogliamo lanciare è positivo ha assicurato Ardizzone -: le istituzioni vanno salvaguardate e devono resistere indipendentemente dagli uomini che le governano”.  “Penso che l’Arcidiocesi come Chiesa debba, con le altre istituzioni, ricostruire una fiducia all’interno della società – continua il vescovo di Acireale – Questa azione è solo una goccia nell’oceano ma può essere per la nostra città una sveglia, una spia accesa che ci fa pensare e non lasciare sovrastare dalla rabbia, dalla protesta verso chi gestisce lo spazio pubblico”.