Migranti. Famiglia vuol dire voglia di accoglienza: successo in tutta Italia per le serate informative “Bambini in Alto Mare”

famiglia vinciAncora una volta la famiglia italiana di è dimostrata aperta all’accoglienza. A dimostrazione di questo c’è il successo ottenuto dalle prime serate informative sulla campagna Bambini in Alto Mare organizzate da Amici dei Bambini in tutte le sue sedi italiane, nelle giornate di martedì 22 e mercoledì 23 settembre. Da Torino a Messina, da Milano a Firenze, passando per Bologna, Roma, Cagliari e Barletta, la partecipazione è stata ovunque incoraggiante e prova tangibile di come la società civile del nostro Paese sia pronta e desiderosa di accogliere e di aiutare chi fugge dalla guerra, dalla miseria, dalle persecuzioni. E tra questi, soprattutto i più fragili tra i fragili: i minori stranieri non accompagnati che sbarcano ogni giorno sulle nostre coste, o quelli che arrivano con le loro mamme e anche quelli che devono ancora nascere, figli delle famiglie di migranti che dall’Italia vogliono ripartire per una nuova vita.

L’incontro presso il Centro servizi alla famiglia “Fidarsi della Vita” di Milano ha visto la partecipazione di 35 persone, tra coppie e single, tutte disponibili all’affido familiare dei Misna o ad attivarsi come volontari per “La tenda di Abramo”, la casa di accoglienza per famiglie migranti recentemente inaugurata da Ai.Bi. in Provincia di Milano, in accordo con la locale Prefettura. Forte il desiderio di avvicinarsi alle problematiche dei popoli in fuga, di conoscere le storie dei profughi ospitati nel centro e di venire incontro alle loro necessità. Chi si è reso disponibile all’affido nel corso dell’incontro ha avuto modo di comprendere che accogliere un Misna non vuol dire soltanto aprire le porte di casa propria, ma anche essere pronti a comprendere il loro passato e la loro spinta verso il futuro e ad affrontare le loro esigenze. Tutti, pertanto, hanno capito quanto sia importante seguire il percorso di formazione all’affido che Ai.Bi. propone alle aspiranti coppie accoglienti.

Stesse sensazioni provate dalle 33 persone – 16 coppie e una single – che hanno preso parte all’incontro organizzato a Torino. Profili molto diversi – da chi ha già esperienze di affido, adozione e volontariato con minori a chi è al primo contatto con la realtà dell’accoglienza – ma tutti pronti a confermare la propria disponibilità ad aprire le porte ai Misna e a seguire l’iter formativo organizzato da Ai.Bi.

Ospiti “d’eccezione” dell’incontro di Messina, le famiglie Vinci e D’Amico che l’esperienza di accogliere un minore straniero non accompagnato l’hanno già vissuta. Le testimonianze di Nino Vinci, di Rosaria D’Amico e dei loro ragazzi, con le proprie storie ed emozioni, sono state sicuramente il clou della serata, riuscendo ad arrivare al cuore dei partecipanti, senza paroloni o discorsi costruiti. Le 6 coppie e la single presenti sono rimaste particolarmente colpite da Mohammed D’Amico che non ha esitato a dire: “In famiglia sono rinato… è stato come nascere una seconda volta”, mentre Omar ha ricordato come “a 8 anni facevo il muratore e ora, a 18 anni, finalmente posso giocare e non me ne vergogno!”

Pronte a dare il loro contributo all’accoglienza anche le 4 coppie e la single con un bambino che Ai.Bi. ha incontrato a Firenze. Qui è emersa anche la volontà di svolgere attività di volontariato, come l’accompagnamento scolastico per i piccoli migranti e l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione nelle scuole e nelle parrocchie.

Gli incontri informativi sulla campagna Bambini in Alto Mare proseguono giovedì 24 settembre presso la sede Ai.Bi. di Bolzano (ore 20) e sabato 26 a Salerno (ore 18.30), all’Eco Bistrot sul lungomare Colombo 23/25. Cuore dell’incontro sarà la presentazione delle attività dei progetti Io non voglio andare via, finalizzato a permettere ai bambini siriani di sentirsi a casa nel loro Paese, e Non lasciamoli soli, che mira a garantire un’accoglienza giusta e familiare ai Misna e alle famiglie di migranti che arrivano sulle nostre coste.