Migranti, più di 10mila vittime del mare dall’inizio del 2014. E gli arrivi dei minori non accompagnati crescono senza sosta

mammabambino200La rotta dal Nord Africa all’Europa si conferma sempre più un cimitero di vite e di speranze di coloro che lasciano la propria terra fuggendo da guerre e miseria e tentano, troppo spesso invano, di raggiungere le coste europee. Sarebbero infatti oltre 10mila i migranti morti nel Mediterraneo dall’inizio del 2014 ai primi giorni di giugno del 2016, secondo i dati forniti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

Il portavoce dell’Unhcr Adrian Edwards ha specificato che, dall’inizio del 2016, le vittime del mare sono state 2.800, quasi 1.000 in più rispetto al primo semestre del 2015, quando i migranti che persero la vita nel corso delle traversate si fermarono a quota 1.838, mentre in tutto l’anno scorso furono 3.771. La maggior parte delle vittime si sono registrate sulla rotta per l’Italia (2.427), seguita da quella per la Grecia (376).

Preoccupazioni condivise anche dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) che stima che, dal 1° gennaio al 5 giugno dell’anno in corso, i migranti e rifugiati giunti sulle coste europee sarebbero 206.400. Di questi 156.782 sono approdati in Grecia e 48.527 in Italia. “Le maggiori partenze si registrano dalla Libia – ha evidenziato Federico Soda, direttore dell’Ufficio di Coordinamento Oim per il Mediterraneo a Roma -, ma siamo davanti a un aumento del numero dei migranti in partenza dall’Egitto”.

In questo quadro di continua emergenza, uno dei dati più significativi è quello relativo agli arrivi dei minori non accompagnati che hanno fatto segnare un aumento dal 2015 al 2016. Nei primi 5 mesi dell’anno scorso, infatti, i migranti under 18 che approdarono in Italia furono 4.566, di cui 3.058 giunsero senza adulti di riferimento. Nello stesso periodo del 2016 i giovani migranti arrivati in Italia sono stati 7.567, quasi tutti (7.009) non accompagnati.

Sono questi i soggetti più fragili tra quelli che giungono nel nostro Paese alla ricerca di una nuova vita. Troppo spesso, però, l’accoglienza che li aspetta non è affatto a misura di minore e ciò li induce a scappare dai luoghi in cui vengono collocati e a far perdere le proprie tracce, finendo nelle mani dei trafficanti e degli sfruttatori. Per evitare tutto questo e per assicurare loro un’accoglienza giusta, Amici dei Bambini porta avanti il progetto Bambini in Alto Mare che promuove l’affido familiare dei minori stranieri non accompagnati. Una proposta che ha trovato l’adesione di oltre 2.300 famiglie italiane pronte ad aprirsi all’accoglienza, ma che attende ancora un passo decisivo da parte delle istituzioni.

 

Fonti: Sky Tg 24, Blogosfere