Milano.”Cosa regalare a zia Lucia per i suoi 80 anni?” Il dono “più speciale” che ci sia

misnaÈ possibile fare un regalo simbolico, ma che sia anche molto concreto? Sì! Parola di quattro fratelli della provincia di Milano che, in occasione degli 80 anni della loro unica zia, hanno deciso di farle un regalo davvero speciale. Hanno attivato a suo nome un Sostegno a Distanza per la campagna Bambini in Alto Mare di Amici dei Bambini. Un grande gesto di solidarietà, quindi, a favore dei tanti minori stranieri non accompagnati che quasi ogni giorno sbarcano sulle nostre coste, in fuga dalla guerra e dalla miseria, alla ricerca di una nuova vita. Un futuro migliore che potranno avere solo se verrà riservata loro quell’accoglienza a cui ogni bambino ha diritto: un’accoglienza basata sulla famiglia.

Consapevoli di questo, i quattro nipoti di zia Lucia, tre fratelli e una sorella, hanno deciso di fare un dono speciale anche a tanti Misna a cui Ai.Bi. si propone di garantire una giusta accoglienza. “Zia Lucia – ci dice Antonio, uno dei quattro nipoti – è la sorella di nostro padre e anche la nostra unica zia: perciò siamo molto affezionati a lei. È sempre stata una persona molto sensibile, così abbiamo deciso di farle un regalo speciale che sicuramente le avrebbe fatto piacere”. È nata così l’idea di attivare un Sostegno a Distanza per la campagna Bambini in Alto Mare. “Per una signora anziana è sicuramente un regalo simbolico– continua Antonio -, ma per i tanti bambini che in questo modo andremo ad aiutare si tratta di un dono più che concreto.

La scelta di rivolgersi proprio alla campagna Bambini in Alto Mare è dovuta alla consapevolezza, da parte sia di zia Lucia che dei suoi nipoti, che i minori che si trovino da soli in un Paese straniero siano le persone più esposte a pericoli di ogni sorta: dallo sfruttamento alla tratta di esseri umani all’ingresso nel tunnel senza uscita dell’illegalità. Sostenere l’accoglienza familiare dei Misna, in particolare quella in affido presso famiglie disponibili ad aprire le proprie porte ai piccoli migranti, previene tutto questo. “Chiunque abbia un figlio o ricordi che cosa vuol dire essere un bambino – continua Antonio – non può rimanere indifferente al dramma dei giovanissimi profughi che fuggono da loro Paese lasciandovi la propria famiglia, alla ricerca di un futuro più sicuro e felice”.

Antonio, tra l’altro, conosce Amici dei Bambini fin dal 1998. Sono 17 anni infatti che il nipote di zia Lucia sostiene a distanza dei bambini inseriti nei progetti SaD di Ai.Bi. Attualmente è sostenitore di un ragazzino 16enne del Kenya. Prima di lui è stata la volta di tre bambini albanesi. Per un totale, fino a oggi, di più 10mila euro già donati da questo sostenitore storico dei bambini abbandonati.