A Milano l’Europa dell’accoglienza. Il progetto di Ai.Bi. per gli operatori di sei Paesi: come si accoglie in famiglia un minore straniero non accompagnato?

L’appuntamento si terrà presso l’Università IULM (via Carlo Bo, 1) e coinvolgerà gli attori del sistema di tutela e protezione dei minori stranieri non accompagnati

All’iniziativa prenderanno parte rappresentanti delle istituzioni pubbliche locali e centrali, istituti di ricerca ed enti non profit per confrontarsi sul sistema di tutela e protezione dei MISNA e sulle potenzialità di sviluppo, in particolare dell’accoglienza familiare

Milano. 13 e 14 settembre il convegno di Ai.Bi. per l'accoglienza familiare di minori stranieri non accompagnatiSi terrà nei giorni 13 e 14 settembre a Milano, presso l’Università IULM (via Carlo Bo, 1), l’Experts meeting ‘Alfaca II – L’accoglienza familiare dei minori stranieri non accompagnati’, incontro tra esperti per approfondire il tema dell’accoglienza familiare dei minori stranieri non accompagnati (MISNA). A organizzarlo è Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, nell’ambito del progetto ‘Alfaca II’, che coinvolge otto organizzazioni di sei Paesi membri dell’Unione Europea: Olanda, Italia, Grecia, Cipro, Croazia e Belgio.

L’incontro prevede le relazioni di esperti del sistema di protezione all’infanzia, tra cui rappresentanti delle istituzioni pubbliche locali e centrali, istituti di ricerca ed enti non profit e sarà un’occasione di confronto sul sistema di tutela e protezione dei MISNA e sulle sue potenzialità di sviluppo, con particolare riferimento all’accoglienza di tipo familiare.

In particolare, il progetto mira a migliorare la ricezione e la cura dei MISNA, fornendo agli attori del sistema dell’affido familiare dei Paesi partner di progetto (e in numerosi altri Stati membri) un percorso formativo per professionisti e counsellors delle famiglie affidatarie. Mira, inoltre, a rafforzare la sostenibilità dell’offerta di accoglienza familiare negli Stati membri in termini di reclutamento, formazione e accompagnamento.

Lo scenario attuale, a livello europeo, attesta in effetti che la cura familiare è sottovalutata nella maggior parte degli Stati membri, in particolare nei Paesi partner di progetto, eppure esistono incentivi per aumentare la qualità e la quantità delle accoglienze familiari (finanziariamente e basati sui diritti); inoltre, i partner del progetto hanno già partecipato al primo percorso di formazione ‘Alfaca’ e ricoprono ruoli in grado di intervenire positivamente sul sistema nei loro Paesi. Non va poi dimenticato che l’approccio è sostanzialmente lo stesso da Stato membro a Stato membro (giustificando, quindi, la possibilità di un approccio europeo), tanto più che esistono già una ricerca europea e una rete europea sul tema.

L’appuntamento rappresenta, dunque, l’occasione di analizzare il contesto italiano e vari ambiti locali particolarmente ‘sensibili’ al suo interno, tra cui Venezia, Cagliari, Trieste, Macerata, Roma e Bari. Sono previsti, tra gli altri, l’intervento dell’Ufficio nazionale del Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, che traccerà i numeri, le modifiche legislative e il sistema della tutela volontaria e della presidente del Tribunale per i Minorenni di Brescia e vicepresidente dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, Cristina Maggia, che porterà il punto di vista del TM, attore-chiave del sistema di tutela.

Nei lavori di gruppo previsti, inoltre, sarà possibile fare il punto su temi quali la gestione e il supporto del nucleo familiare e la sostenibilità finanziaria e tecnica di questo tipo di approccio.

La due giorni sarà dunque un momento di ‘training’ su temi di stretta attualità in cui Ai.Bi. è pienamente coinvolta, tanto da promuovere un progetto di accoglienza familiare organico, strutturato e in grado di evitare i ‘viaggi della speranza’ sulle carrette del mare per tanti minori stranieri non accompagnati in fuga da morte e povertà.