Milano: la Provincia lancia l’ennesima campagna contro… l’abbandono

La Provincia di Milano lancia nelle scuole una campagna contro l’abbandono. Lo annuncia il Corriere della Sera del 26 giugno, nell’edizione milanese.

Finalmente un’iniziativa del settore pubblico a favore dell’infanzia in difficoltà? No, purtroppo: per una volta di più sarà una campagna di sensibilizzazione su cani, gatti e animali domestici «di cui ci si libera come se fossero oggetti alla vigilia delle ferie».

Ha ormai assunto il nome di abbandono estivo, un fenomeno che scandalizza l’opinione pubblica italiana da anni e che, con un intenso bombardamento mediatico, ha imposto nella cultura del Paese il concetto di abbandono come un iniquo trattamento riservato ai pet, gli animali che fanno compagnia in casa.

Scende in campo persino il presidente della Provincia, Guido Podestà, per una campagna che avrà il sostegno delle reti nazionali e partirà a settembre nelle scuole. Tanta insistenza non sembra aver prodotto i risultati sperati. Ogni anno, campagne contro il randagismo; le statistiche che parlano di più di 100mila cani lasciati per strada ogni anno; si insiste sul fatto che vi sia traffico di questi animali una volta diventati randagi.

Di contro, in Italia l’abbandono e il traffico di bambini rimasti senza genitori è un grande sconosciuto. Il fenomeno aumenta vorticosamente con un ritmo di 5 milioni di nuovi figli abbandonati l’anno. Ormai è di 168 milioni il totale mondiale dei minori senza famiglia, secondo le stime dell’Unicef. Il loro destino? Le mura di un istituto o di un orfanotrofio, se non di peggio: l’arrivo all’età adulta senza punti di riferimento; la nessuna idea di che cosa fare della propria vita; la droga; la delinquenza.

Istituzioni e settore pubblico non fanno niente nemmeno per i bambini che in Italia sono senza famiglia o vivono fuori dall’ambiente materno e paterno. Non si fa niente per creare strumenti utili ad aiutarli: caso clamoroso, l’assenza della Banca Dati dei minori adottabili dopo dieci anni e più di attesa, quando la legge ne obbligò la creazione nel 2011. Una vergognosa inadempienza del Ministero della Giustizia, più vergognosa ancora dell’indifferenza.

Ci si lava forse la coscienza con tante battaglie per gli animali, per non affrontare quella vera, l’abbandono dei bambini?