Minori migranti, oltre 20mila sbarchi nei primi 9 mesi del 2016: il 90% sono non accompagnati

misnaSono bastati i primi 9 mesi di questo 2016 per superare il numero di migranti minorenni sbarcati in Italia nell’intero 2015. Dal 1° gennaio al 30 settembre, i bambini e adolescenti arrivati nel nostro Paese via mare sono più di 20mila: una cifra senza precedenti nella storia dell’immigrazione in Italia. Nel 2015 ci si era fermati a quota 16.500.

La maggior parte continua ad arrivare dall’Africa Occidentale, ma si è registrato un aumento dei bambini provenienti dall’Egitto. Un incremento si è registrato anche nel rapporto tra il totale dei piccoli profughi e il dato dei minori stranieri non accompagnati. Questi ultimi nel 2015 furono 12.300, ovvero il 75% del totale dei minorenni approdati sulle nostre coste. Percentuale che, nei primi 9 mesi del 2016, è salita al 90%.

Le cronache continuano ad arricchirsi di fatti drammatici. Tra gli ultimi bambini sbarcati ci sono anche 3 neonati, mentre una madre nigeriana è arrivata in stato di shock totale dopo che i suoi figli, di 3 e 4 anni, sono scivolati dalle sue  braccia e sono affogati durante la traversata dalla Libia.

Ma il sistema di accoglienza in Italia è al limite e questo fa sì che le condizioni dei minori stranieri non accompagnati e delle giovani mamme con figli sia sempre più critica. Sono centinaia infatti i bambini che arrivano sulle coste italiane ogni settimana e ognuno di loro ha esigenze specifiche. Nel corso del viaggio, molti minori hanno subito profondi traumi: hanno visto affogare persone e hanno subito gravi ustioni a causa del carburante dei barconi. Ognuno di loro necessita quindi di adeguata protezione e di un posto adeguato in cui vivere e le giovani madri hanno bisogno di cure specifiche per l’allattamento.

E’ proprio a questo scopo che Amici dei Bambini porta avanti la sua campagna Bambini in Alto Mare per un’accoglienza giusta dei migranti più fragili. Con la promozione dell’affido famigliare dei minori stranieri non accompagnati – una possibilità fino a oggi poco considerata dalle istituzioni che solo recentemente è stata ripresa in considerazione dal Parlamento – e con la sua rete di strutture di accoglienza che salvaguardino la dimensione famigliare dei migranti, Ai.Bi. si impegna ogni giorno per garantire un’ospitalità autenticamente a misura di minore per i giovanissimi migranti.

 

Fonti: AgenSir, La Voce