Minori non accompagnati, più di 7mila gli arrivi in Italia nel 2016: un dramma silenzioso sul quale il nostro governo chiude gli occhi

misna al portoA loro non basta aver trovato una via di fuga da Paesi tormentati da guerre, disperazione e povertà. Il viaggio verso un futuro di pace passa attraverso minacce di abusi e sfruttamento e troppo spesso finisce con la morte, negli abissi del mare. È questo il triste destino di tanti migranti giovanissimi, che lasciano tutto nel loro Paese e si imbarcano da soli, senza neppure un adulto di riferimento, su navi scricchiolanti alla volta dell’Europa. Ma diventano vittime di trafficanti di esseri umani o finiscono sul fondo del Mediterraneo.

Nei primi 5 mesi del 2016, infatti, sono stati più di 7mila i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia via mare. Il doppio rispetto al 2015. Oltre il 90% dei bambini rifugiati e migranti partiti dal Nord Africa e giunti in Europa attraverso l’Italia, da gennaio all’inizio di giugno dell’anno in corso, sono arrivati da soli. E molte delle 2.809 vittime dei naufragi avvenuti nel Mediterraneo nei primi 5 mesi del 2016 sono bambini.

Una situazione disperata, ma silenziosa, che riguarda decine di migliaia di minori che ogni giorno affrontano pericoli di ogni tipo, ma che quasi mai trova spazio sui media.

“Se tenti di correre, loro ti sparano e muori – racconta Aimamo, 16 anni, parlando della fattoria in Libia dove lui e suo fratello hanno lavorato per 2 mesi per pagare i trafficanti -. Se smetti di lavorare, ti picchiano. Una volta stavo solo riposando per 5 minuti e un uomo mi ha picchiato con un bastone. Finito di lavorare, ci chiudevano a chiave”.

La storia di Aimamo è simile a quella di decine di migliaia di altri minori che, nel loro viaggio solitario dall’Africa all’Europa, diventano vittime dei trafficanti di esseri umani. Oltre che a lavorare, molti ragazzi e ragazze vengono aggrediti sessualmente e costretti a prostituirsi in Libia. Alcune delle ragazze che arrivano in Italia a bordo dei barconi sono rimaste incinte dopo essere state violentate dai loro aguzzini in Nord Africa.

Con l’estate i numeri dei minori stranieri non accompagnati potrebbero facilmente aumentare. Tra i 235mila migranti che si troverebbero attualmente in Siria pronti a partire, molti sarebbero ragazzini soli. L’Unione Europea e i Paesi di destinazione sono chiamati quindi al più presto a realizzare riforme politiche e legislative per aprire canali di accoglienza sicuri per questi ragazzi. In Italia una prima soluzione sarebbe l’approvazione del progetto di legge sull’affido familiare dei minori stranieri non accompagnati, che da anni giace in un cassetto della commissione Giustizia della Camera. Perché il nostro governo non muove un passo in direzione del via libera a questo provvedimento che garantirebbe finalmente un’accoglienza a misura di bambino di questi giovanissimi migranti soli? Evidentemente le nostre istituzioni preferiscono che i minori non accompagnati continuino a essere collocati nei grandi centri perennemente al collasso, in cui è impossibile mettere radici e sentirsi veramente accolti. Non a caso, sono almeno 10mila i minori stranieri non accompagnati che, solo nel 2015, sono fuggiti dai centri che li ospitavano e hanno fatto perdere le proprie tracce, finendo probabilmente, ancora, nelle mani dei trafficanti. Esattamente il contrario di quanto accadrebbe in famiglia.  E pensare che ci sarebbero oltre 2mila famiglie italiane che, nell’ambito della campagna Bambini in Alto Mare di Amici dei Bambini, si sono dette disponibili per l’affido dei giovani migranti soli. Una voce che il nostro governo continua a non voler ascoltare.

 

Fonti: La Stampa, Rai News