Minori stranieri non accompagnati: i tutori volontari non mancano all’appello! Nel Lazio già 50 candidati.

Sono già cinquanta le candidature inoltrate alla Regione Lazio da parte dei cittadini per diventare tutori volontari di un minore straniero non accompagnato. A partire dal 20 giugno, data in cui è stato pubblicato l’avviso di selezione, alcuni privati cittadini non si sono tirati indietro nel prestare aiuto ai minori arrivati in Italia dai paesi più disparati e nell’esprimere la volontà di diventare loro tutori.  Questi ultimi seguiranno, prima di ricoprire effettivamente il ruolo per cui hanno fatto richiesta, un corso di formazione, organizzato dalla Struttura del Garante regionale in collaborazione con l’Istituto regionale di Studi Giuridici A.C. Jemolo, che partirà a settembre. E’ soddisfazione, quella espressa dall’avvocato nonché Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio, Jacopo Marzetti, vista la risposta dei cittadini.

Nonostante la consapevolezza della necessità di un numero sempre crescente di tutori, i primi riscontri sono positivi e la cittadinanza attiva non ha tardato a riconfermarsi tale. I privati cittadini saranno così i protagonisti di una nuova forma di genitorialità sociale: a seguito della formazione di 24/30 ore i tutori prenderanno conoscenza di moduli giuridici e psico-sociali oltre che fenomenologici, per perseguire al meglio la loro funzione.

Restano delle remore, espresse dallo stesso Marzetti che sostienemanca  la parte attuativa della legge in relazione alle spese sostenute dal tutore e dall’assicurazione del tutore stesso– secondo Marzetti – è necessario che sia come quella di ogni professionista proprio perché ogni tutore si assumerà le responsabilità di ogni decisione assunta in favore del minore.

Nonostante qualche riserva, gli albi dei volontari saranno comunque istituiti entro il 6 agosto e daranno piena attuazione alla legge 47/2017 che appunto regola la possibilità di diventare tutore.

Chi risiede in Toscana, Sardegna, Abruzzo, Molise,  e desidera candidarsi a diventare tutore di un minore non accompagnato può fare domanda direttamente all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza nazionale entro il 30 settembre 2017. Queste regioni, infatti, non hanno un garante regionale e di conseguenza è la stessa Autorità nazionale ad aver stipulato protocolli d’intesa con i tribunali dei minori e emanato il bando (a questo link il bando). Le candidature vanno presentate, utilizzando l’apposito modulo di domanda all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, all’indirizzo email tutorivolontari@garanteinfanzia.org.

Per la Valle d’Aosta, anch’essa senza garante regionale, a seguito di una delega sottoscritta dall’Autorità garante, le attività connesse alla creazione dell’albo di tutore volontario vengono espletate dal Garante della regione Piemonte.
Ed è ai minori non accompagnati e alle famiglie con bambini piccoli
che si rivolge la campagna “Bambini in Alto Mare” di Amici dei Bambini, realizzata in collaborazione con prefetture, comuni, parrocchie e associazioni locali. Nelle nostre strutture garantiamo una giusta accoglienza ai minori non accompagnati e madri sole e famiglie di profughi con bambini piccoli affinché non vengano separati ma, piuttosto, vengano tutelati i legami familiari.