Minori stranieri, pronto intervento per l’accoglienza

(Roma) Nei primi sei mesi di sperimentazione, il Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati, promosso da ministero del Lavoro e Salute e realizzato dall’Anci, ha messo a disposizione 376 posti di pronta accoglienza.È uno dei dati emersi nel corso di un convegno svoltosi a Roma, per tracciare un primo bilancio del Programma realizzato a tutela della fascia più debole dell’immigrazione.

All’incontro hanno preso parte Virginia Costa, responsabile della segreteria tecnica del programma, Stefano Scarpelli, vice presidente comitato minori stranieri del ministero del Lavoro e Luca Pacini, responsabile dipartimento immigrazione dell’Anci. Il programma minori, la cui sperimentazione durerà un anno, conta su una rete di 26 progetti territoriali e coinvolge nelle sue attività più di 42 Comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale. I minori accolti finora dal Programma sono quasi tutti maschi (95%) e di età compresa tra i 17 e i 18 anni (42%), ed i 16 e i 17 anni (29%); mentre le fasce di età tra i 15 e 16 anni e 14 e 15 anni coprono rispettivamente il 12 % e l’8% dei minori accolti dalla rete. Tra i principali Paesi di provenienza emergono Afghanistan, Kosovo, Albania, Egitto e Marocco, per un totale di circa 20 diverse nazionalità rappresentate.

Gli interventi realizzati a favore di minori vanno dal collocamento in luogo sicuro, alla segnalazione alla Procura presso il tribunale per i minori e al comitato minori stranieri, fino all’assistenza socio-psicologica, sanitaria e all’avvio all’insegnamento di base della lingua italiana. Il programma – finanziato dal ministero con il fondo per l’inclusione sociale degli immigrati – rappresenta il primo esempio di realizzazione, attraverso una rete di Comuni, di un sistema nazionale di presa in carico e di integrazione dei minori stranieri che arrivano soli in Italia, con particolare riguardo alla fase della pronta accoglienza. Durante il convegno si è sottolineata l’innovatività dell’esperienza del programma minori, che vede nella sperimentazione la creazione di una rete interistituzionale a livello locale la garanzia di una effettiva tutela dei minori e di una gestione più efficace della loro accoglienza.

(fonte: Avvenire)