Moldova. #BAMBINIxLAPACE. La casa è dove ci si sente e si vive in pace

C’è chi viene, chi se ne va e c’è pure chi ritorna. Nel punto di accoglienza di Carpineri, anche i profughi ucraini hanno potuto festeggiare la Pasqua grazie al progetto #BAMBINIxLAPACE

A Carpineni, uno dei primi punti di accoglienza dei profughi ucraini, aperto nel paese, sta ancora arrivando gente in fuga dalla guerra. C’è chi viene, chi se ne va e c’è pure chi ritorna, perché a più di un anno da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, “a casa” è diventato più un sentimento che un posto. Lo si sente più acuto soprattutto in contesti di feste, come, appunto, la Pasqua, che il mondo ortodosso festeggia qualche giorno dopo rispetto alla Chiesa Cattolica.

Una casa per i profughi ucraini

Data la lunga permanenza nel centro di Carpineni, alcuni beneficiari che vi risiedono parlano della struttura e la percepiscono come se fosse loro casa, perché lì sono accolti e curati con quello che serve per stare bene e in pace.
A questo, un grande contributo lo ha l’associazione Ai.Bi. Moldova che, sin dall’arrivo dei primi profughi nel centro, fornisce alimenti e servizi di supporto psicologico volto all’integrazione educativa e sociale dei beneficiari adulti e minori, attività ludica e ricreativa, nonché momenti di socializzazione culturale e di svago.

Il desiderio di tornare alla normalità

Ad accompagnarci in questo traguardo di sostengo continuo, ci sono le nostre operatrici in loco: Nina e Galina, sempre pronte a offrire una prima accoglienza amichevole a chi arriva, e a gestire la vita nel centro con tutto quello che comporta una convivenza in comune di un numero grande di beneficiari, tutti diversi, ma allo stesso tempo, tutti con il desiderio di ritornare alla normalità. Di tornare a casa.
Sempre alle due animatrici del centro si deve l’atmosfera festiva che persiste da due settimane:

  • odore di pane appena sfornato, cotto dalle madri insieme ai loro figli – alcuni riconoscono che un momento così non l’hanno avuto neanche in Ucraina;
  • vivai allestiti nella ludoteca, per soddisfare le curiosità dei bambini più piccoli e per rispondere alle domande più ingenue, del tipo “come nasce l’erba”, o “come germoglia un seme?”, o “come respira una pianta?”;
  • atelier di creazione che racchiude tutt’una serie di attività, dallo sviluppo della motricità fine dei bambini piccoli, al confezionamento di cartoline per varie feste e ricorrenze, amuleti e persino arredi e design della casa, per occupare anche i più grandi;
  • giochi e concorsi ai quali non possono rimanere indifferenti nemmeno i genitori dei bambini accolti nel centro.

La lista delle attività è lunga, come è lunga anche l’attesa dei tempi migliori che vorremmo tutti, arrivassero quanto prima.

Le feste pasquali al centro di Carpineni

Dall’altra parte, i lavori che hanno impegnato pienamente tutti coloro presenti nel centro, incluso il personale della struttura, hanno dato i primi esiti dei beneficiari, fra l’altro, molto contenti per aver potuto partecipare alla preparazione del cibo tradizionale per le Feste Pasquali, che l’altro anno sono mancate dalla loro vita.
Quest’anno invece, anche se ancora si trovano a migliaia di chilometri dalle loro case, almeno possono vivere le feste con più serenità e forse con un po’ più di pace che piano a piano imparano a coltivare nelle loro anime.

Sostieni anche tu la campagna #BAMBINIXLAPACE

Passano i mesi, ma non si fermano i bisogni delle donne, le mamme e le famiglie colpite dal conflitto in Ucraina. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione “una tantum” o sostenendo il progetto di adozione a distanza dei bambini e le famiglie ucraine, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE.
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