Moldova, ultimo giorno di scuola per alcuni ultimo giorno di internat

L’ultimo giorno del mese di giugno e’ coinciso con la consegna del certificato di scuola secondaria (fine della nona classe) di quei ragazzi che, ufficialmente, escono dal sistema residenziale di protezione.

Questo evento rappresenta una sorta di augurio di buon viaggio per la vita fuori dall’istituto. Da una parte, questo è un giorno felice per i ragazzi perché significa aver compiuto con successo un ciclo di studi, il superamento degli esami finali e l’andar a conoscere la libertà. Dall’altra parte, è anche il giorno più difficile, perché da domani saranno da soli, di fronte al proprio destino e dovranno risolvere i problemi quotidiani che non sono ancora pronti ad affrontare.

In questo giorno, la nostra psicologa dal Centro Servizi Sociali al Bambino e alla Famiglia è stata vicina ai nostri beneficiari, rassicurandoli ancora una volta che noi gli staremo vicini, accompagnandoli nella vita reale che domani comincerà. Già da domani infatti, inizieranno le procedure di iscrizione presso le scuole professionali / scuole di mestieri ed i nostri assistenti sociali andranno a seguire ogni beneficiario nel processo di iscrizione alla scuola da loro scelta. Per assicuraci che avranno anche loro tutto il materiale necessario per la vita nella casa dello studente, come i ragazzi che vengono a studiare nella capitale dai sobborghi e dai villaggi più lontani, offriremo a loro le cose di prima necessità come la biancheria, gli asciugamani, le posate, i detersivi e altre cose a cui neanche avevano pensato che fossero necessarie per vivere nella casa degli studenti.

Le emozioni non sono mancate e i ragazzi si sono sentiti liberi di esprimerle con noi.

Da domani il nostro ruolo sarà ancora più importante per questi ragazzi, che non saranno più insieme ad altri loro coetanei o amici e che non troveranno più il pranzo pronto nella mensa dell’istituto, dovendo invece imparare a prepararselo da soli.

Dobbiamo riconoscere che anche per noi questo è stato un giorno molto intenso, perché ci rendiamo conto della responsabilità che abbiamo nei confronti di questi ragazzi, a cui dovremo insegnare ad essere autonomi e a cavarsela nella vita.