Moldova: una sorpresa

Ricordate Stefan Panfil, il ragazzo del gruppo di care leavers 2008? ecco qui il racconto di quanto accaduto, che volgiamo condividere con voi.

“… È stata una settimana di grande trepidazione, l’ultima settimana di questo frenetico 2010, con dei ritmi ancora più intensi per le diverse scadenze e per gli ultimi lavori urgentissimi da portare a termine, ma anche così abbiamo avuto modo di vivere alcuni momenti di gratificazione che ci hanno fatto sentire fieri e forti per quello che abbiamo fatto fin adesso.

Stefan viene spesso da noi in ufficio AiBi Moldova, sia quando ha bisogno di un consiglio, sia per preparare i compiti, per i quali deve spesso avvalersi di un computer, oppure, semplicemente perché passando di fianco al nostro ufficio non osa non entrare e dire un “Ciao” amichevole a chi è immerso tra le carte senza accorgersi che è già l’ora del pranzo.

Questa settimana è stato diverso però. Stefan è entrato, è passato prima dall’ufficio dove si fanno le riunioni e poi, con lo sguardo di qualcuno che è di corsa si è rassicurato che ci fossimo tutti…. ed è sparito.

Dopo una decina di minuti è rientrato nell’ufficio, invitandoci tutti nella sala riunioni, sostenendo di aver preparato una sorpresa. Con grande sorpresa abbiamo trovato il tavolo apparecchiato, con torta e spumante!

Ci ha lasciati tutti a bocca aperta.

“Lo so che non si festeggia prima, ci ha detto, ma perdo sempre le occasioni di festeggiare il mio compleanno insieme a voi, che siete i miei amici, la mia famiglia, ho pensato di festeggiare con voi oggi”.

Non esiste un riconoscimento migliore quando senti parole come queste. Sono momenti nei quali si rafforza la fiducia nel proprio lavoro,  per loro, che hanno riposto le proprie speranze in te, e per i quali tu sei come un membro della famiglia, un fratello, o una sorella che non hanno mai avuto.

Oltre al regalo che abbiamo fatto a Stefan, gli abbiamo assegnato anche un certificato di Amico dei Bambini, il che, siamo sicuri motiverà Stefan a rimanerci accanto, soprattutto nel lavoro che ci aspetta con le altreattività con il gruppo di care –leavers.

Mi chiedo quanti siano ancora sono i ragazzi di quelli che abbiamo sostenuto, con le diverse iniziative, e che si ricordano di noi in occasione dei loro compleanni o feste. Sono tanti, lo so, ma questo lo potremo sapere solo in futuro, quando uno ad uno ci faranno visita, come Stefan, oppure quando ci chiederanno di aggiungerli nelle liste degli amici sulle varie reti di socializzazioni, come già fanno tanti di loro.