Napoli. Alessandro salvato dalla culla per la vita ora aspetta di tornare figlio.

Due settimane di vita per 3 kg e 700 grammi di peso: ecco Alessandro, il primo neonato abbandonato nella culla termica del Policlinico Federico II di Napoli. Inaugurata al Policlinico federiciano nel 2008 ed posizionata presso l’ingresso della struttura ospedaliera di via De Amicis, la culla per la vita è stata la salvezza del neonato, della cui madre si sono perse le tracce. La culla è collegata 24 ore su 24 a una telecamera che rimanda le immagini in un monitor situato nel reparto di Terapia intensiva neonatale. Nel momento in cui qualcuno la apre per lasciarvi un bimbo, in reparto scatta immediatamente un segnale d’allerta e il piccolo viene immediatamente “tratto in salvo”. Al momento il bambino è accudito dal personale ospedaliero e se la madre dovesse restare ancora ignota, Alessandro sarà dato in adozione.

La sua mamma, anche nel drammatico momento che l’ha portata all’abbandono, ha optato per la vita. Non ha scelto un cassonetto o una panchina del parco, se non addirittura i gradini di un condominio, ma ha dato ad Alessandro la possibilità di sopravvivere e di tornare figlio affidandolo alla protezione di una “Culla per la vita”.

Il presidente di Amici dei Bambini, Marco Griffini da anni grida alla necessità di un aumento del numero di culle per la vita in Italia, al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono dei minori ed evitare le numerose tragedie di cui i bambini sono impotenti protagonisti.

Bisogna prevenire e aiutare. Proprio con la diffusione delle culle per la vita”, afferma il presidente di fronte alle tristi notizie di neonati abbandonati in strada e aggiunge: “Una ‘culla per la vita’ in ogni quartiere della città. Da nord a sud d’Italia, una mappa chiara e accessibile a tutti e depenalizzazione del reato! ” L’appello del presidente di Ai.Bi., di cui tutta l’associazione si fa portavoce, è vivo e si rinnova costantemente. L’aumento di culle per la vita potrebbe salvare molte più vite di quelle che ha già salvato.

In Italia al momento ci sono circa 50 culle: clicca qui per vedere l’elenco.

Tra queste c’è anche quella di Ai.Bi., inaugurata nel 2015. La culla di Ai.Bi è l’unica funzionante nel territorio del sud della città di Milano. Nella struttura dove è ospitata la culla sono presenti costantemente operatori specializzati che prenderanno in carico il neonato lasciato nella “culletta”. Il tutto nel rispetto dell’anonimato della mamma.