Nella guerra “dimenticata ” della Siria , prosegue instancabile l’impegno di Ai.Bi. e della Provincia di Bolzano

La situazione in Siria rimane critica: più che mai fondamentale, quindi, è l’aiuto portato alla popolazione nel nord ovest del Paese con i progetti di Ai.Bi. e Kids Paradise finanziati dalla Provincia Autonoma di Bolzano

Mentre il mondo è “in altre faccende affaccendato”, lontano dai riflettori della politica e dei media prosegue il dramma della popolazione siriana. Dopo oltre 10 anni di guerra, la situazione nell’ultimo periodo è, se possibile, ancora peggiorata. Il grande aumento di sfollati, per esempio, ha aggravato la situazione abitativa.

L’emergenza sfollati e il bisogno di acqua potabile

Fin dal 2016 l’arrivo di famiglie che fuggivano dalla guerra o dalla repressione del regime nelle aree governative ha cominciato a diventare un fenomeno crescente. In questa prima fase, le famiglie provenienti dai governatorati di Hama, Aleppo e Latakia si rifugiavano in case in affitto o condividevano lo stesso tetto con parenti. Già a partire dal 2017/2018 il problema ha cominciato a intensificarsi dato l’avanzare delle forze governative e si sono verificati i primi spostamenti di massa. A fronte di un mercato immobiliare saturo, le agenzie umanitarie si sono impegnate nel trovare una soluzione temporanea per queste persone, in questo momento sono comparsi i primi campi formali gestiti dalle Nazioni Unite. Il prolungarsi di una guerra a diverse intensità ha fatto sì che negli anni molti degli sfollati tentassero di rientrare nelle loro case per poi essere costretti a scappare nuovamente. Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 i campi formali sono stati affiancati dai primi campi informali, molti dei quali gestiti da ONG o da gruppi automi. Le condizioni in questi ultimi erano più precarie e i servizi meno presenti. Il climax viene però raggiunto tra dicembre 2019 e marzo 2020, quando, a causa dei bombardamenti a sud di Idlib, quasi un milione di persone sono costrette a rifugiarsi letteralmente sotto gli ulivi che riempiono i campi del nord ovest siriano. Nei primi mesi del 2020 la comunità internazionale si mobilita per garantire rifugi sicuri per le famiglie vulnerabili, ma il numero di sfollati è così alto che molti trovano riparo in scuole, moschee, magazzini in disuso, stalle e ruderi. Al tempo stesso i meno fortunati, migliaia di famiglie di braccianti sfollati, decidono di piantare le proprie tende a lato dei terreni dove lavorano.

Con l’arrivo della pandemia ci si ritrova davanti a uno scenario complesso, i bisogni sono crescenti, il potere d’acquisto delle famiglie è nullo e la logistica è complicata. Idlib e tutte le sue zone rurali sono costellate da campi di sfollati, tutti gli edifici agibili sono occupati e affollati e mini conglomerati di tende si notano tra i campi coltivati. Si stima che circa 2,8 milioni di persone contino sull’assistenza umanitaria per soddisfare i loro bisogni di base come alloggio, cibo, acqua e salute.

Il progetto Siria finanziato dalla Provincia di Bolzano

È in questo contesto che nel 2020 Ai.Bi. decide con il partner locale Kids Paradise di richiedere supporto alla Provincia di Bolzano per ripetere le distribuzioni di kit igienici e acqua già svolta a giugno 2020. Il target è il campo di Kufr Uroq, che avevamo già supportato in precedenza. A metà marzo arriva la notizia dell’assegnazione dei fondi e, a fronte di una nuova valutazione sul campo, veniamo informati che altre organizzazioni stanno supportando il campo da noi selezionato. Pertanto, in coordinamento con i Cluster, viene individuato un campo informale non coperto dove vivono 54 famiglie, mentre il nostro team individua anche un centinaio di famiglie sfollate che risiedono al di fuori dei campi (tende, magazzini, stalle e rifugi di fortuna) e che non hanno accesso a servizi WASH. L’accesso ai servizi per queste persone è difficile visto che la logistica per rifornire 100 famiglie che vivono in luoghi diversi è più dispendiosa e richiede più tempo di quella all’interno dei campi.

Grazie al supporto di diversi volontari oltre che degli operatori di Kids Paradise, siamo riusciti a superare le difficoltà logistiche e a servire le famiglie più vulnerabili e con meno accesso a servizi base. La distribuzione di kit igienici (che andranno a coprire interamente il fabbisogno in termini di igiene personale e di presidi di protezione per ridurre l’insorgenza e diffusione del virus) per ora non ha rappresentato un problema maggiore, mentre quella di acqua potabile risulta complicata per varie ragioni, infatti molte famiglie sono in possesso di piccole cisterne che devono essere riempite giornalmente e altre vivono in luoghi impervi e difficili da raggiungere con un’autobotte. Questo ha comportato un rallentamento delle operazioni che però non comprometterà il risultato.

Ai.Bi. dal 2014 supporta le famiglie vulnerabili del nord est siriano, tormentate dalla guerra e dalla miseria. Anche oggi, a fronte di una pandemia mondiale, noi di Ai.Bi. ribadiamo il nostro impegno a garantire il diritto alla salute per tutti, in particolare per i più piccoli.
Chiunque può dare il suo contributo per i progetti che Ai.Bi porta avanti in Siria sottoscrivendo un Sostegno a Distanza.

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