Nepal. Il dramma non si ferma: nuove scosse e piogge torrenziali spazzano via quel poco rimasto in un Paese devastato

scosse terremotoC’è anche un bambino tra le 5 persone rimaste ferite nella città nepalese di Hagam a causa di una frana innescata dalle piogge torrenziali e favorita dalle nuove scosse di terremoto che hanno colpito il Nepal nelle ultime ore. Nel Paese già devastato dal sisma del 25 aprile e del 12 maggio, infatti, la terra continua a tremare. Nelle prime ore di giovedì 2 luglio sono state avvertite due nuove scosse di assestamento. La prima alle 5 e 26, con magnitudo 4,1 ed epicentro a Kavre. La seconda, poco più di due ore dopo, alle 7 e 41, ha sprigionato energia fino a raggiungere i 5 gradi della scala Richter e ha avuto epicentro a Sindhupalchowk. Dal primo grande evento sismico del 25 aprile che raggiunse i 7,6 gradi di magnitudo, il Centro Nazionale di Sismologia ha registrato ben 338 scosse di assestamento superiori ai 4 gradi sulla scala Richter.

Gli ultimi due eventi sismici non hanno provocato danni diretti, ma hanno contribuito a rendere ancora più precaria la situazione in cui la popolazione nepalese è costretta a vivere. Al dramma del terremoto, infatti, si aggiungono, in questo periodo dell’anno, le forti piogge che provocano frane. Nelle zone di Dolakha e Sindhupalchowk già molte strade sono segnalate a rischio di essere bloccate o spazzate via dalle frane innescate dalle piogge incessanti degli ultimi giorni.

Sono stati eventi di questo tipo a provocare il ferimento delle 5 persone ad Hagam, nel distretto di Sindhupalchowk. La polizia ha stabilito che i 5 feriti, di cui 3 sono in condizioni critiche, vengano trasferiti nella capitale Kathmandu per essere sottoposti ai trattamenti sanitari necessari.

La frana ha anche spazzato via 7 baracche temporanee costruite dopo il primo devastante terremoto. Attualmente, come riferiscono gli operatori di Amici dei Bambini in Nepal, il maggior problema dei distretti più colpiti dal sisma è proprio quello delle frane che stanno rendendo ancora più complessa la vita quotidiana delle persone.

È evidente quindi come la situazione della popolazione nepalese si faccia di giorno in giorno più drammatica. Le scosse non sembrano volersi fermare, facendo temere da un momento all’altro un nuovo grande sisma, e a esse si aggiungono altre calamità naturali come le piogge torrenziali tipiche di questa stagione. Tutto ciò fa accrescere il numero già altissimo di famiglie che hanno bisogno di assistenza di ogni tipo: abitativa, sanitaria, alimentare e anche educativa  e ludica per i bambini. Garantire questi diritti è lo scopo principale dell’impegno di Ai.Bi. in Nepal che, già all’indomani del 25 aprile, ha avviato un intervento di assistenza familiare per i minori e i loro genitori. Un intervento che va sostenuto sempre di più attraverso donazioni e attivazioni di Sostegni a Distanza, soprattutto in vista degli immensi sforzi necessari alla ricostruzione e al ritorno alla normalità.

Per effettuare una donazione a sostegno dell’intervento di Ai.Bi. per l’emergenza Nepal, chiama il numero verde 800 22 44 55.