Nepal, sono migliaia i bambini malnutriti. Ma molti di loro non hanno accesso alle cure mediche

nepal malnutrizionePrima la tragedia, con le sue distruzioni, le vittime e il rischio epidemie. Poi le conseguenze a lungo termine del disastro. Senza dimenticare l’arrivo di nuove calamità, come le piogge monsoniche con le sue devastazioni. Il calvario del Nepal sembra non avere mai fine. Adesso il Paese asiatico, stravolto dal terremoto del 25 aprile e del 12 maggio, fa i conti con un altro grave problema: la malnutrizione dei bambini. Una piaga che caratterizza tutti i Paesi poveri del mondo e che in Nepal era già presente prima del sisma. E che ora si è aggravata, rivelando numeri sempre più drammatici.

Secondo uno studio del Dipartimento dei Servizi Sanitari condotto il 14 diversi distretti nepalesi sarebbero 1.600 i bambini gravemente malnutriti solo in questo ristretto territorio. Fra questi, 1.000 provengono da villaggi colpiti dal sisma della scorsa primavera. Solo nel distretto di Makwanpur, gli operatori sanitari hanno rilevato la presenza di circa 400 bambini che soffrono di malnutrizione. Ma soltanto 150 di loro, poco più di un terzo, sono stati portati in ospedale dai propri genitori per essere sottoposti ai trattamenti necessari. Questo dimostra come spesso la malnutrizione non sia considerata un’urgenza dagli adulti e che frequentemente i minori non hanno accesso alle cure mediche. Il Nepal, del resto, è ancora uno dei Paesi con le peggiori performance al mondo in termini di malnutrizione. Stando a quanto riferisce il World Food Programme, infatti, il 41% dei bambini nepalesi di età inferiore ai 5 anni ha subito un blocco della crescita, il 29% è sottopeso e l’11% è emaciato.

L’indagine del Dipartimento dei Servizi Sanitari ha visto impegnati operatori, volontari e rappresentanti di organizzazioni non governative nel lavoro di raccolta dei dati relativi a diverse migliaia di bambini. Oltre che nella zona di Makwampur, la maggior parte dei piccoli risultati malnutriti si trova nei distretti di Phaparbari, Kankada, Khairang, Gogane, Bharta e Kalikatar. I dati emersi, però, potrebbero rivelarsi addirittura riduttivi: secondo le Ong che hanno collaborato all’indagine, il numero di minori malnutriti potrebbe essere molto più alto. Per questo gli operatori sanitari che hanno visitato i vari villaggi hanno anche esortato i genitori a ricorrere immediatamente all’aiuto medico per i loro figli.

In una situazione tanto drammatica, Amici dei Bambini non fa mancare il proprio supporto alla popolazione nepalese. Fin dall’indomani del terremoto, infatti, Ai.Bi. ha attivato un intervento di assistenza alle famiglie rimaste senza casa. Sia nella capitale Kathmandu che in altri centri del Paese è stata predisposta la distribuzione di cibo, acqua, medicinali, tende e kit igienici per venire incontro alle principali necessità di adulti e bambini. Inoltre si è allestito un centro educativo di emergenza e si offre supporto psicologico ai più piccoli. Per continuare a sostenere l’intervento di Ai.Bi. in Nepal, visita la pagina dedicata.

 

Fonte: Ekantipur