Scuola. No ai cellulari in classe. Ecco la circolare del ministro Valditara

In classe si sta per imparare ed è questo l’interesse che, chiarisce Valditara occorre sia tutelato

Durante l’isolamento dovuto al coronavirus, li abbiamo apprezzati per la loro capacità di permettere di seguire le lezioni a distanza e di mantenere legami con chi era lontano, anche se non era possibile uscire di casa. Ora, con il ritorno ad una “pseudo normalità” (il covid è sempre presente) e alla scuola in presenza, è tornato anche il dibattito sulla necessità di portare oltre zaini e cartelle, anche i cellulari nelle aule scolastiche, tra chi li considera utili per la didattica e chi a scuola non li farebbe proprio entrare.

Già una direttiva del 2007, tutt’oggi in vigore ribadiva come l’uso del telefonino in classe potesse trasformarsi in un “elemento di distrazione sia per chi lo usa, che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente”.

Da oggi, anche una circolare a firma del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, inviata martedì 20 dicembre, a tutti i dirigenti scolastici, contribuirà a regolamentare la questione.

No ai cellulari in classe: Valditara lo conferma

Secondo quanto pubblicato sul sito del MIUR QUI quindi, la nuova circolare conferma “il divieto” di utilizzare il cellulare durante le lezioni, trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti”.

In classe si sta per imparare ed è questo l’interesse che, chiarisce Valditara occorre sia tutelato. Tanto più che secondo un’indagine conoscitiva della VII commissione del Senato “Sull’impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento” QUI vengono evidenziati: “gli effetti dannosi che l’uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi”.

L’utilizzo dei cellulari – sottolinea il ministro- e di altri dispositivi elettronici può essere ovviamente consentito, su autorizzazione del docente, e in conformità con i regolamenti di istituto, per finalità didattiche, inclusive e formative, anche nell’ambito degli obiettivi del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e della “cittadinanza digitale”.

Nulla di nuovo quindi, all’orizzonte. Per leggere la circolare QUI