Nonno non autosufficiente in casa? Ecco come lo Stato e l’INPS aiutano le famiglie

Agevolazioni e sussidi: ecco quali sono i principali per persone non autosufficienti

Esistono delle agevolazioni statali per chi ha un nonno non autosufficiente in casa? La risposta è sì. Esistono delle agevolazioni per gli anziani non autonomi che vivono in famiglia, messe a disposizione dall’INPS, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Questi sussidi sono validi per tutti i cittadini italiani e per i cittadini stranieri con almeno 10 anni di residenza nel Paese.

Un’agevolazione è quella dedicata alle famiglie che si prendono cura di una persona totalmente invalida, meglio conosciuta come “assegno di accompagnamento“: in questo caso l’assegno di accompagnamento non prevede limiti di reddito o di età (quindi non è dedicato solo agli anziani) per l’assegnazione e si può ottenere dietro una specifica richiesta. Per il 2020 l’ammontare del sussidio è stato di 520,29 euro per un totale di 12 mensilità.

Nonno non autosufficiente: le agevolazioni della legge 104/92

Ulteriore agevolazione è quella che viene fornita a coloro che presentano (anziani o meno) un handicap grave e certificato, quello previsto dalla nota legge 104/92. In questo caso chi dovesse avere in famiglia un anziano bisognoso di assistenza potrà fruire di agevolazioni sul lavoro, come la concessione di permessi senza che gli vengano scalati soldi dallo stipendio.

Altro aiuto è quello costituito dal rimborso dell’IRPEF riconosciuto per quelle spese che una famiglia deve affrontare per assistere un anziano non autosufficiente. Si tratta di una detrazione fiscale che si ottiene a seconda della dichiarazione dei redditi e, in questo caso, la persona che si fa carico delle spesa di assistenza dell’anziano può arrivare a ottenere un rimborso pari a 2.100 euro nell’arco dell’anno.