Nuove scosse di terremoto in Turchia e Siria: almeno 11 morti e centinaia di feriti

Torna a tremare la terra al confine tra Turchia e Siria, in particolare due forti scosse nel tardo pomeriggio di lunedì 20 febbraio hanno provocato nuovi crolli, panico e almeno 11 morti

Altre due scosse di terremoto (di 6.3 e 5.8 gradi) sono tornate a scuotere la terra al confine tra Turchia e Siria nel tardo pomeriggio di lunedì 20 febbraio. L’epicentro è stato ancora una volta nei pressi della città di Hatay, una delle più colpite dal sisma del 6 febbraio e dove si trova anche il cooperante di Ai.Bi. Hussein, ancora una volta coinvolto in prima persona. Non a caso, prima ancora che arrivassero notizie dai media, è stato un suo messaggio ad avvisare delle nuova scosse: “Decine di costruzioni sono crollate in Hatay – ha scritto. Il team di Kids Paradise (il partner locale di Ai.Bi. n.d.r.) e le loro famiglie stanno bene, ma migliaia di persone ora si trovano in strada”.
Nella mattinata di martedì 21 è arrivato un ulteriore aggiornamento che ha confermato come la situazione rimanga instabile, anche se, per il momento, più tranquilla. Sia Hussein sia il team di Kids Paradise sono al sicuro e hanno ripreso a lavorare, nonostante la notte passata in strada.
Le scosse, che si sono avvertite anche in Libano, Cipro e Israele, hanno provocato nuovi e ulteriori crolli, ma delle 11 vittime finora segnalate alcune pare siano dovute al panico che si è scatenato, con le persone riversatesi nelle strade. Al momento si contano 6 vittime in Turchia e 5 in Siria, 4 delle quali – riferisce la tv Al Arabiya ripresa dalla Tass e da Rai News – “morte nella calca causata dal panico ad Aleppo e Tartus”.

In Siria almeno 500 feriti nell’area di Nord Ovest per le nuove scosse di terremoto

Per quanto riguarda i feriti, il ministro degli interni turco Süleyman Soylu, che in un primo momento aveva riportato di 213 persone coinvolte, ha aggiornato il numero a 294, 18 di questi, secondo quanto detto dal ministro della Sanità Fahrettin Koca, sarebbero in gravi condizioni. Come sempre più incerti i numeri che arrivano dalla Siria, con l’Osservatorio siriano per i diritti umani che segnala almeno 500 feriti nel Nord Ovest del Paese.