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Saltamartini (Lega Nord): Altro che fertility day. Occorre promuovere le adozioni

La campagna Fertilty day del minsitro della Salute Lorenzin, continua a provocare reazioni e polemiche. Riportiamo la “lettera aperta” pubblicata da Libero a firma di Barbara Saltamartini (deputata della Lega).  “Se vuole fare qualcosa di utile – dice – le suggerisco di promuovere una seria modifica della legge sulle adozioni nazionali oggi non più rinviabile”.

Vivo in Olanda, posso adottare con un ente italiano?

Vivo in Olanda, dove mi sono trasferito 4 anni fa per motivi di lavoro. Qui ho conosciuto una donna con doppia nazionalità, olandese e croata, che 2 anni fa è diventata mia moglie. Ora stiamo pensando di iniziare il percorso dell’adozione. Vorremmo però sapere se sia possibile essere seguiti da un ente autorizzato italiano. – Risponde Cinzia Bernicchi (nella foto)

Adottare vivendo all’estero

Buongiorno. siamo una famiglia con due figli bio e ci stiamo avvicinando all’idea dell’adozione. Noi viviamo all’estero (IN FRANCIA) da luglio 2015 e volevo sapere se qualcuno aveva esperienza su come ci si deve muovere per iniziare le pratiche per l’adozione anche se non viviamo in Italia o se è possibile fare le pratiche da qui  grazie a tutti !

Venezia, il red carpet si fa solidale e non lascia soli i bambini siriani

Il cinema non chiude gli occhi davanti al dramma dei popoli in guerra. Così nel corso della 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, Marzia Masiello e Andrea Moroni di Ai.Bi. hanno presentato la campagna di Amici dei Bambini in Siria Non lasciamoli soli. Con loro, il direttore generale della Federazione Ente dello Spettacolo Antonio Urrata e il regista Riccardo Bicicchi, con il suo documentario sulla guerra in Siria. Proiezione in anteprima dello spot “A mare” con Nino Frassica che a breve sosterrà il progetto Bambini in Alto Mare di Ai.Bi. per un’accoglienza giusta dei migranti.

Festival di Venezia 2016. I veri protagonisti del red carpet: i bambini della Siria con i loro drammi e sofferenze. L’abbandono e la guerra nelle parole di Ai.Bi. con Bambini in Alto mare

I veri protagonisti della 73 edizione del Festival di Venezia sono loro: i bambini. Non i vip americani ultrastellati o le nuove starlette e promesse del cinema fotografate sul red carpet del Lido. Ma i bambini che con la loro innocenza e grido silenzioso hanno chiesto aiuto al pubblico del grande schermo.

Kenya. Trasformare l’abbandono in un lontano ricordo? Si può! Così Ai.Bi. ha riaccompagnato a casa la piccola Vasha

Non è mai troppo tardi, quando si tratta di famiglia. Nessun bambino, orfano o abbandonato, dovrebbe mai rinunciare alla speranza di poter contare sul diritto più importante dell’infanzia: quello di avere dei genitori che si prendano cura di lui. Ma soltanto con le proprie forze, come può un bambino solo ritrovare l’amore di una famiglia?

Verona. “Arrivederci Fernando”: a 5 anni accolto dal Brasile, a 30 un treno lo strappa dalla sua famiglia

Una brutta notizia ha squarciato il primo fine settimana di settembre in casa di Amici dei Bambini. Fernando Bruttomesso, un 30enne adottato in  Brasile da una famiglia veneta che si era affidata ad Ai.Bi. per accogliere un figlio, non è più tra noi. La sua vita terrena è stata spezzata sui binari della ferrovia di Dossobuono, in provincia di Verona.

Bambini senza infanzia

Fuggono dalla guerra. Trovano “rifugio” in Paesi che dovrebbero assicurare loro cure e istruzione. Sono invece sfruttati in fabbriche i cui prodotti arrivano sui nostri mercati. Si tratta di ragazzini, a volte poco più bambini, che giungono in Italia spesso da soli. Il 2015 è stato l’anno record dei profughi e dei migranti in Europa.