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Fabrizio Gatti, un giornalista in affannosa e continua ricerca di “talpe” interne ad Ai.Bi. : peccato trovi sempre quelle sbagliate

“Se tanto mi dà tanto…” viene subito da pensare leggendo le prime righe del box “E l’ex sondaggista cambia versione” scritto da Fabrizio Gatti all’interno del servizio “Tutte le bugie dei ladri di bambini” pubblicato da L’Espresso venerdì 15 luglio. Già…perché fin dalle prime parole del riquadro si capisce che Gatti non fa affidamento su fonti di primo livello e attendibili nel momento in cui sbaglia nel riportare anche le più “innocenti” informazioni

Nostro figlio è molto attaccato all’ambiente domestico: ci dobbiamo preoccupare?

Siamo Giusy e Paolo, neogenitori adottivi di una bimba peruviana di 7 anni. Stiamo vivendo un periodo intenso e ricco di emozioni ma siamo preoccupati per alcuni suoi comportamenti. È con noi da due mesi e sin da subito abbiamo notato una caratteristica particolare: più che essere incuriosita dall’ “esplorazione” della nuova realtà in cui vive, preferisce restare in casa, nella sua stanza e con i suoi giochi. È un comportamento diffuso tra i figli adottivi?-Risponde Lisa Trasforini, Psicologa di Ai.Bi. (in foto)

Negato il diritto di replica al Comitato Genitori Rdc: “Fabrizio Gatti, quanto costa ammettere un errore?”

Sulla base dell’articolo pubblicato venerdì 8 luglio su “L’Espresso”, a firma del giornalista Fabrizio Gatti, il Comitato Genitori RDC protesta perché gli è stato negato il diritto di replica. Come si legge, infatti, sul sito del Comitato si racconta che nonostante abbia  varie volte cercato un contatto con il giornalista de L’Espresso per puntualizzare e chiarire le inesattezze contenute nell’articolo dell’8 luglio, e quindi esercitare il proprio diritto di replica, ciò non gli è stato concesso. Anzi di tutta risposta hanno ricevuto un’email “al vetriolo”.

Come è scoppiata questa guerra nelle adozioni internazionali? Sotto accusa l’incapacità di Silvia Della Monica a gestire la crisi del Congo

Dove è cominciata questa “guerra” che sta lacerando il mondo dell’adozione internazionale in Italia? Andando a ricostruire il recente passato la risposta appare quanto mai chiara: dalla pessima gestione della crisi relativa alle adozioni nella Repubblica Democratica del Congo da parte di Silvia Della Monica, vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali.

Abbiamo una data! Tra pochissimi giorni “quella porta” si aprirà anche per noi

Tra pochissimi giorni “quella porta” si aprirà anche per noi, e in queste settimane stiamo conoscendo la piccola attraverso incontri e parole di chi la frequenta. Così entriamo nel suo mondo prima ancora di conoscerla e, quando le diranno che sta per conoscere i suoi nuovi mamma e papà, potrà vedere che le persone di cui si fida già ci conoscono e già si fidano di noi: non saremo dei totali estranei, ma saremo già “presenti” nel cuore delle sue figure di riferimento, e quindi, di riflesso, dovremmo riuscire a entrare anche nel suo cuoricino…

La verità sui bambini di Goma. Le minacce degli incaricati della CAI alla direttrice dell’Istituto FED “Se un bambino dovesse morire, chi ne risponderebbe?”

Da qualche mese (da dicembre ad oggi) il mio Centro che ospita numerosi bambini orfani e in condizioni di vulnerabilità è oggetto di continui turbamenti arrecati dal sig. Arnold Kahemebe, che si presenta come avvocato insieme al sig. Charles Bashige che lo accompagna e che si presenta come rappresentante dell’organizzazione A.MA.A.MATU o de I Cinque Pani. 

La verità sulla vicenda dei bambini di Goma. Il Tribunale: “La CAI deve astenersi dal violare le leggi del Congo. Fare pressione sugli orfanotrofi di Goma per indurli a violare le leggi e i regolamenti della Repubblica si fregia del disprezzo della sua sovranità”

A seguito dell’articolo pubblicato venerdì 8 luglio 2016 da L’Espresso a firma di Fabrizio Gatti dal titolo “Non liberate quei piccoli” all’interno del numero con copertina ove si legge “Congo, italiani ladri di bambini”, Ai.Bi. Amici dei Bambini respinge al mittente l’accusa di nascondere la verità.

Dieci (prime) domande alla dr.ssa Silvia Della Monica in merito all’articolo de L’Espresso

In merito all’inchiesta “Ladri di bambini” pubblicata da L’Espresso a firma di Fabrizio Gatti, a nostro avviso gravemente compromessa da numerosissime inesattezze  (se non di inesattezze ma di vere e proprie calunnie si tratta, lo decideranno i giudici chiamati a valutare la querela che Ai.Bi. sta presentando), abbiamo dieci (prime) domande da porre alla dr.ssa Della Monica.

Siria. L’appello di Omar si unisce a quello di 13 milioni di persone: “Non abbiamo più nulla: neanche latte e pannolini per i bambini. Ciò che un tempo davamo per scontato, ora non lo è più”

Giochi, libri e quaderni di scuola, strumenti informatici. Sono alla portata di quasi tutte le famiglie. Eppure c’è chi lotta, ogni giorno, per garantire ai propri figli i beni di prima necessità. È il caso di Omar Yahya, un genitore come tanti che però vive in Siria, in un campo di sfollati a nord di Aleppo, dove ogni giorno lotta per garantire alla sua famiglia un po’ di normalità.