Partita IVA. Possibile riapertura del Concordato Preventivo

Dopo adesioni sotto le attese, il Governo sta valutando la riapertura del Concordato Preventivo fino al 10 dicembre

Il Governo italiano sta valutando la riapertura dei termini per il Concordato Preventivo Biennale (CPB), consentendo adesioni fino al 10 dicembre. L’iniziativa è nata per aumentare il gettito fiscale, vista la bassa partecipazione iniziale che ha portato solo 1,3 miliardi di euro a fronte di un obiettivo di almeno 2 miliardi. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha espresso il suo favore, subordinandolo però al consenso del Governo e della maggioranza, purché vi sia un beneficio effettivo per la finanza pubblica.
Il Concordato Preventivo permette alle Partite IVA, che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) o rientrano nel regime forfettario per un solo anno, di stabilire una base imponibile fissa per due anni, evitando controlli fiscali. Tra i vantaggi ci sono uno sconto con flat tax al 15% e una sanatoria sui cinque anni precedenti. Tuttavia, queste misure sono state introdotte a metà anno, motivo per cui le associazioni di categoria, come Commercialisti e Consulenti del Lavoro, avevano chiesto una proroga, ora sostituita dalla possibile riapertura dei termini.
L’obiettivo è raccogliere fondi per ridurre l’aliquota IRPEF del secondo scaglione dal 35% al 33% e ampliare la fascia di reddito fino a 60.000 euro. Al momento, la legge di Bilancio 2025 non include risorse basate sul CPB, ma il Governo potrebbe introdurre novità in tema di riforma IRPEF qualora i dati sulle adesioni risultino favorevoli.