Perché il 20 novembre si festeggia la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia?

Buongiorno Ai.Bi.,

sono uno studentessa universitaria del corso di laurea in mediazione linguistica e culturale. Il mio sogno è quello di poter lavorare per la causa dei bambini, in particolare quelli più fragili. Ho cominciato a frequentare le lezioni solo un mese fa e non ho ancora avuto modo di approfondire argomenti specifici relativi all’infanzia. Per esempio, non so ancora perché il 20 novembre si festeggi la Giornata mondiale per i diritti dei bambini e degli adolescenti. È solo una delle tante ricorrenze che ogni anno ci ricordano il valore della difesa dell’infanzia, ma da quanto ho capito questa è la più importante. Sapreste spiegarmi perché?

Grazie

Ilenia

 

MACCHINA-DA-SCRIVERE11Cara Ilenia,

il 20 novembre si celebra la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in ricordo dell’approvazione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia, avvenuta proprio il 20  novembre del 1989.

Sono tanti i documenti, le convenzioni e i trattati che affrontano il tema dei diritti dei minori, ma questa convenzione rappresenta il primo strumento di tutela internazionale che, nel proprio testo, ha sancito le diverse tipologie di diritti umani con riferimento all’infanzia e all’adolescenza: i diritti civili, culturali, economici, politici, sociali e quelli concernenti il diritto internazionale umanitario. Ha rappresentato un po’ il punto di arrivo di un percorso lungo 50 anni, fatto di sforzi per garantire la difesa dei diritti dei bambini. Tra i documenti presi in considerazione per la stesura della Convenzione, infatti, ci sono la Carta delle Nazioni Unite del 1945, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, la Dichiarazione dei diritti del fanciullo del 1959. Oltre ai principi sanciti in questi accordi, la Convenzione riprende anche altri valori fondamentali per il mondo dell’infanzia. Su tutti ricordiamo la necessità di far crescere i bambini all’interno di un ambiente familiare e sereno, la consapevolezza che ci siano bambini che hanno bisogno di particolari attenzioni perché in maggiore difficoltà rispetto ad altri, l’importanza della cooperazione internazionale.

I 54 articoli di cui è costituita la Convenzione si basano su 4 principi fondamentali: il principio di non discriminazione, il superiore interesse del minore, il diritto alla vita alla sopravvivenza e allo sviluppo, l’ascolto delle opinioni del bambino.

Oggi quasi tutti i Paesi del mondo l’hanno ratificata. L’Italia l’ha fatto il 27 maggio 1991 con la legge 176. Con la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, tutti i Paesi ratificanti e, in generale, la comunità internazionale sono tenuti a rispettare determinati obblighi nei confronti dei bambini e degli adolescenti.

In bocca al lupo per i tuoi studi e il tuo avvenire,

 

Ufficio Stampa di Ai.Bi.