Perù, 17mila minori abbandonati e nessuno, finora, ne parlava

In Perù si parla di noi. Il progetto Luce nel Cammino, rivolto a 324 adolescenti abbandonati, ha incontato l’interesse dell’opinione pubblica. Giunto al suo terzo anno di vita, il progetto sostenuto dal Fondo Italo-Peruviano ha organizzato una serie di laboratori e incontri diretti a formare i giornalisti nazionali sul fenomeno dell’abbandono e sulle condizioni dei minori residenti negli istituti o in procinto di uscirne: i cosiddetti care-leavers.

L’attività la sta gestendo la società di comunicazione LZC e i corsi vanno a pieno regime. Si sono svolti ad oggi già due dei sei incontri previsti. Ebbene, il corso ha fatto notizia. Sui più importanti giornali e mezzi d’informazione peruviani sono apparsi diversi articoli dove si parla del progetto e della tematica. Ne hanno parlato il quotidiano La Repùblica, il portale web RPP Noticias e il portale Terra, in articoli del 25 giugno scorso.

Nel Paese, riferiscono gli articoli citando i dati stimati dall’autorità pubblica, sono circa 17mila i minori abbandonati e residenti negli istituti – ma si stima che siano ancora di più: la cifra indicata è relativa ai soli istituti accreditati presso il Ministero della Donna e delle Popolazioni Sociali –. Una volta compiuti i 18 anni e in procinto di uscire nel mondo vero, questi ragazzi non sanno cosa fare della propria vita, né da chi farsi ospitare. «È difficile reinserirli nelle loro famiglie d’origine o presso i parenti, perché durante gli anni d’istituto i contatti con i familiari si diradano; del resto i giorni disponibili a ricevere visite dall’esterno sono coincidenti con i giorni lavorativi», riferisce Rosario Chumpitazi, coordinatrice dell’équipe psico-sociale di Ai.Bi. in Perù, impegnata nel progetto che sta offrendo alle loro vite l’opportunità di non passare inosservate dalla storia.