Perù: “Adottare 4 fratelli in un colpo solo: come fare? Ecco la nostra ricetta”

peruLa porta del cuore di Antonella e Simone si è spalancata per accogliere quattro bambini di origine peruviana: un piccolo esercito di tre femmine e un maschio che hanno stravolto felicemente la famiglia della provincia di Avellino oggi protagonisti per #iosonoundono. Anita, 13 anni, Gloria, 11 anni, Paula 8 e,  Gilberto 7 anni che, unico maschio, può fare comunella insieme a papà Simone.

Una bella squadra – dicono entusiasti i neo genitori rientrati in Italia lo scorso 9 maggio -: questa bellissima avventura ci ha fatto capire quanto sia importante, come coppia, sentirsi pronti ad aprirsi a un’ accoglienza totale, al di là del desiderio di avere dei figli e della preparazione che comunque è necessaria”.

Antonella e Simone hanno imparato, già in questi pochi mesi, a mettersi in gioco ogni giorno : “Non esiste una ricetta: è importante essere sempre sé stessi, consapevoli che ognuno di noi farà errori perché si diventa genitori facendolo. Ancora oggi – aggiunge Antonella – sono sempre a caccia di buoni consigli!

La vita di casa è decisamente scoppiettante: “Da settembre, con la scuola, i ritmi sono decisamente cambiati – racconta la mamma – I primi mesi siamo stati prima insieme in Perù poi a casa con le vacanze estive in mezzo – dicono mamma e papà -: adesso, oltre all’impegno emotivo, i nostri figli si trovano ad affrontare una vita completamente nuova”.

Al mattino tutti pronti per la scuola: Anita frequenta la prima media, Gloria la quinta elementare, Paula la seconda e il piccolo di casa la prima. Alle 13 tutti a casa a pranzo e – è il caso di dirlo –  si divide letteralmente in quattro la (super)mamma, una carriera da avvocato congelata, almeno per il momento.

“A parte le energie…non avrei neanche la testa per lavorare in questo periodo!”. Al pomeriggio Antonella aiuta poi i bambini nei compiti e li segue nelle loro attività.

L’ingresso a scuola è stato inevitabilmente più facile per i due piccoli, un po’ più difficile per Anita che si avvicina all’adolescenza – racconta – . Non ha creato molti problemi imparare l’italiano e ci accorgiamo che adesso tutti e quattro cominciano a dimenticare spagnolo. Anita e Gloria però affrontano classi scolastiche che richiedono un po’ di preparazione in più e quindi vanno seguite maggiormente”. I  figli appaiono ai genitori abbastanza sereni, tutto considerato e dopo 4 anni di vita in istituto in una località costiera del Perù. Sono felici di stare in Italia e stanno cominciando ad ambientarsi con amici e soprattutto con i cuginetti che abitano a Napoli. Un altro cuginetto si unirà presto alla tribù…in arrivo dalla Cina.

Anita è quella che sente maggiormente la nostalgia del Perù, di alcuni affetti lasciati nel paese – dice Simone – Sappiamo di dover fare i conti anche con queste complessità e con esigenze diverse espresse da ciascuno di loro. In più hanno, giustamente, il desiderio di avere una mamma e papà tutti per loro, individualmente, quindi dobbiamo sempre calibrare attenzioni e affetto, senza risparmiarci però!”. Ogni tanto si sente un “la mamma è solo mia!” e quindi Antonella deve intervenire spiegando come ci sia abbondanza di amore per ognuno di loro.

L’aspetto più bello, per Antonella e Simone, è “il fatto che i nostri figli possano crescere insieme, avere sempre la certezza di non essere soli…adottare una fratria è decisamente da consigliare per quanto molto impegnativo”. Finché non la sperimenti davvero, la famiglia è qualcosa di astratto e sconosciuto:Per quanto fossero ben accuditi in istituto, non avevano proprio idea di cosa fosse la famiglia. Era certamente una mancanza, ma inconsapevole”.

Anita, nello specifico, ha ricoperto un ruolo importante di riferimento per i fratelli più piccoli e quindi ora deve imparare a tornare bambina. “Fortunatamente sono tutti molto affettuosi!” raccontano mamma e papà, che hanno dovuto conquistare, seguendo i tempi dei loro figli, quel legame filiale indissolubile che l’adozione riesce a creare.

Gloria ad esempio si è subito legata alla mamma e ha avuto bisogno di più tempo per relazionarsi con me, aveva quasi soggezione a guardarmi negli occhi  – dice Simone – : il papà era una figura quasi sconosciuta. Per Paula e Gilberto è stato tutto un po’ più facile”.

I quattro fratellini godono di buona salute. “Stiamo facendo un controllo sanitario completo, possibile un ospedale qui in zona, anche perché per la grande era stato diagnosticato un deficit attenzione, tutto da verificare – raccontano i genitori – ma al momento sembrano tutti stare bene”.