Piano Nazionale Famiglia: priorità a famiglie numerose e con disabili

L’Assemblea dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, presieduta dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del consiglio dei ministri Carlo Giovanardi, ha licenziato la bozza del primo Piano nazionale di politiche per la famiglia, che costituirà – come recita la norma che lo prevede (articolo 1, comma 1251, lettera a) della legge 296/2006) – il quadro conoscitivo, promozionale e orientativo degli interventi relativi all’attuazione dei diritti della famiglia.

La bozza di Piano, che muove dalla consapevolezza che l’Italia sia caratterizzata da profondi squilibri sociali e demografici che hanno al loro centro, come causa e nello stesso tempo come effetto, le difficoltà di fare famiglia e avere figli, la mancanza di equità fiscale e la crescente fragilità delle reti familiari, e’ stata elaborata con il supporto del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio, diretto dal professor Pierpaolo Donati, avvalendosi anche delle indicazioni scaturite dall’ampio dibattito sviluppatosi nel corso della Conferenza nazionale della famiglia (Milano, novembre 2010), ispirandosi ai seguenti principi:

– Cittadinanza sociale della famiglia: la famiglia viene intesa come soggetto su cui investire per il futuro del Paese, valorizzando la sua funzione per la coesione sociale e per un equo rapporto tra le generazioni;

– Politiche esplicite sul nucleo familiare: finora nel nostro Paese gli interventi a favore delle famiglie sono stati o dettati dall’emergenza e quindi necessariamente frammentati e disorganici, o indiretti, cioè riflesso a volte inconsapevole di altre politiche. Si tratta invece ora di delineare un quadro organico di interventi che abbiano la famiglia come destinatario;

– equità fiscale nei confronti della famiglia: e’ uno dei principali punti su cui e’ necessario intervenire, per rispettare appieno i principi costituzionali in materia di capacità contributiva, anche in considerazione della crisi economica in atto;

– sostegno delle relazioni e della solidarietà interna: riconoscere e supportare il ruolo che la famiglia, oggi più che mai, e’ chiamata a svolgere nei confronti dei suoi membri, specie di quelli in condizioni di maggior fragilità (bambini, anziani, disabili);

– sussidiarietà e sviluppo del capitale umano e sociale: gli interventi devono essere attuati in modo da non sostituire ma sostenere e potenziare le funzioni proprie e autonome delle famiglie, in una logica di empowerment delle famiglie stesse e dei loro membri, anziché di mero assistenzialismo, facendo leva sulla loro capacità di iniziativa sociale ed economica.

Le priorità individuate dal Piano quali aree su cui intervenire con maggior urgenza sono: le famiglie con minori, in particolare quelle numerose; le famiglie con disabili o anziani non autosufficienti; le famiglie con disagi conclamati sia nella coppia, sia nelle relazioni genitori-figli. La proposta oggi varata dall’Osservatorio dovrà ora essere presentata al Consiglio dei Ministri ed alla Conferenza Unificata, ai fini dell’approvazione definitiva.

(Fonte: Redattore Sociale)