Piano Nazionale per l’infanzia: finalmente si discute in Senato

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Ieri 22 aprile si è svolta a Roma in Senato l’interrogazione urgente della Senatrice Serafini – vicepresidente della Commissione Infanzia – al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Sen. Giovanardi sul Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Il 20 Novembre scorso, a Napoli, in occasione della Conferenza nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, il Governo si era impegnato espressamente a varare un piano nazionale d’azione e a convocare l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza entro breve. Il piano avrebbe dovuto essere pronto a gennaio 2010, quando però i lavori sono stati bloccati dallo stesso Giovanardi perché nella bozza sino a quel momento elaborata, era stato dato poco spazio alla famiglia, cellula essenziale della società per garantire i diritti dei minori.

“I temi dell’infanzia devono costituire una priorità per il Paese”: queste le parole della Senatrice che ha sottolineato la scarsa attenzione dimostrata dal Governo rispetto ai gravi e urgenti bisogni dell’infanzia. “Il nostro Paese – ha ricordato la Senatrice – ha ratificato, come tantissimi paesi nel mondo, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, ma la sua azione non è conseguente: troppe sono le mancanze e avremmo bisogno di una svolta nella cultura dell’infanzia, nelle leggi, negli investimenti”.

Nel segnalare che l’Italia spende meno della metà della media europea per i bambini e gli adolescenti, la Senatrice ha manifestato preoccupazione per l’enorme disparità delle risorse e dei servizi destinati all’infanzia tra Nord e Sud e tra una regione e l’altra del Paese: occorre una legge quadro dell’infanzia e dell’adolescenza che indichi i livelli essenziali e le priorità in materia e che attenui le diseguaglianze sociali e territoriali.

Il Sottosegretario Giovanardi ha spiegato che l’elaborazione del Piano deve avvenire di concerto tra istituzioni e operatori e che in seguito anche l’attuazione e il monitoraggio del piano stesso dovranno coinvolgere le Regioni e gli Enti locali. Un percorso lungo e complicato, insomma, che ad oggi non ha ancora dato frutti concreti. Ancora nessuna chiarezza sui tempi di attesa.

Al dibattito hanno partecipato anche altri Senatori (Rizzotti, Aderenti, Carlino, Bianchi) che, da un lato, hanno evidenziato l’importanza della famiglia e alcune lacune della bozza attuale e, dall’altro, hanno espresso chiaramente la necessità che il piano venga applicato con urgenza.

Va detto che il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite – organo sussidiario all’Assemblea Generale dell’ONU – nell’ambito del lavoro di verifica del rispetto della Convenzione ONU da parte dei Paesi membri, lo scorso febbraio 2010 ha indirizzato all’Italia un documento (draft report “A/HRC/WG.6/7/L.3”) contenente numerose conclusioni e raccomandazioni tra cui proprio l’adozione del nuovo piano nazionale di azione per i minori.