Adozioni internazionali. Ci è stata negata l’idoneità: se presentiamo di nuovo la domanda, possiamo essere esaminati da operatori sociali diversi?

Buongiorno Ai.Bi.

Io e mio marito abbiamo già presentato due volte la nostra disponibilità all’adozione, sia nazionale che internazionale. Per quanto riguarda quest’ultima, la prima volta i servizi sociali ci hanno praticamente indotto a rinunciare perché, prima di presentare la domanda di adozione, non avevamo fatto tutti gli esami necessari per provare l’impossibilità ad avere figli biologici e quindi, secondo i servizi sociali stessi, non avremmo “elaborato il lutto”. La seconda volta, invece, siamo stati dichiarati non idonei. A esaminarci, naturalmente, sono stati operatori della medesima Asl.

Tuttavia noi non ci arrendiamo e vorremmo ripresentare la nostra disponibilità. Vorremmo quindi sapere se ci sia una possibilità di essere esaminati da un’altra Asl, diversa da quella che ci ha già esaminati due volte e se dobbiamo ripresentare la domanda per entrambe le forme di adozione. Per quanto riguarda la nazionale, la nostra disponibilità scadrà nel 2017, ma è abbinata ad una relazione un po’ “così così”.

Grazie per le informazioni.

Cordiali saluti,

Monica

 

 

giudice2Buongiorno Monica,

il decreto di non idoneità all’adozione internazionale, emesso dal Tribunale per i Minorenni, può essere impugnato davanti alla Corte d’Appello territorialmente competente. Quest’ultima,  se decide di accogliere il ricorso, emette un provvedimento di idoneità in luogo di quello impugnato che ha piena validità per proseguire con la procedura adottiva internazionale. Tuttavia i tempi per l’impugnazione sono molto brevi, perché il ricorso deve essere presentato entro 10 giorni dalla notifica del decreto di non idoneità.

In ogni caso, tanto più se i 10 giorni sono passati dal momento in cui non vi è stata riconosciuta l’idoneità, la disponibilità all’adozione può essere presentata nuovamente al Tribunale per i Minorenni competente per la vostra zona di residenza. È da tenere presente, però, che, per gli incontri con la coppia, il Tribunale incarica  i servizi sociali territorialmente competenti, quindi quelli operanti nella zona in cui la coppia risiede. Pertanto, nel caso in cui presentiate nuovamente la domanda di adozione internazionale, sareste esaminati di nuovo dalla medesima Asl con cui avete già avuto a che fare in precedenza. Potrete essere valutati da un’altra équipe solo nel caso in cui, in futuro, cambiaste residenza.

In ogni caso, se avvertite forte la vocazione all’accoglienza di un bambino abbandonato, il nostro consiglio è quello di non mollare. Il suggerimento è quello di ripresentare anche la disponibilità per l’adozione nazionale per avere una nuova relazione, a seguito dell’espletamento della valutazione psicosociale, eventualmente migliore di quella già in vostro possesso.

Un caro saluto,

 

Ufficio diritti di Ai.Bi.