Milano. Presentata ai gruppi consiliari di Regione Lombardia la campagna di Ai.Bi. in Siria “Non lasciamoli soli”: sostegno a 360 gradi ai bambini di Aleppo, Idlib, Damasco e Homs

conferenza-stampa-siria-400x286Ogni giorno che nasce, in Siria, sa che, prima che il sole tramonti, 9.500 persone saranno costrette ad abbandonare la propria casa. La guerra civile che da oltre 5 anni sta insanguinando il Paese mediorientale ha creato una crisi umanitaria senza precedenti, il cui dato più drammatico sta nel numero di bambini rimasti uccisi a causa del conflitto: 11mila da marzo 2011. Altri 5,6 milioni hanno perso tutto e sono una parte dei 13,5 milioni di persone che vivono oggi all’interno del Paese in stato di estrema necessità. Per garantire almeno a una parte di loro i diritti fondamentali e la speranza in un futuro di pace Ai.Bi. Amici dei Bambini ha lanciato la campagna di emergenza Non lasciamoli soli.

L’iniziativa è stata presentata ufficialmente giovedì 19 maggio, a Milano, nella sede della Regione Lombardia, alla presenza dei rappresentanti dei gruppi consiliari di Lega Nord, Lista Maroni Presidente, Pensionati, Lista Ambrosoli, Gruppo Misto, Nuovo Centrodestra e Partito Democratico. Nel corso della conferenza stampa, moderata dalla giornalista di RaiNews 24 Laura Tangherlini, il fondatore e presidente di Ai.Bi. Marco Griffini e il responsabile per l’area Cooperazione Internazionale Andrea Moroni hanno  esposto gli obiettivi raggiunti e le nuove sfide dell’intervento di Amici dei Bambini in Siria.

Già presente nelle province settentrionali di Idlib e Aleppo, Ai.Bi. ha recentemente esteso il suo impegno umanitario anche nelle aree di Homs e Rural Damasco, con l’obiettivo di contribuire alla sicurezza alimentare e la protezione dei minori.

Un complesso di interventi reso necessario dalla drammatica situazione umanitaria della Siria, dove attualmente vivono 7,6 milioni di profughi interni. Tra i bambini, 2 milioni non hanno accesso all’educazione e 2,4 milioni di quelli sotto i 5 anni sono a rischio di malnutrizione.

Fino a oggi, Ai.Bi., in collaborazione con i suoi partner, è riuscita a garantire la sussistenza a 3mila profughi di Aleppo grazie alla distribuzione di 17.460 razioni alimentari “ready to eat”. Altre 5.450 persone hanno ricevuto generi alimentari di prima necessità nella provincia di Idlib. Nella stessa area, grazie a un forno attivato nella cittadina di Binnish, 3mila famiglie hanno accesso al pane a prezzi calmierati e altre 1.090 lo ricevono gratuitamente. Ma l’impegno di Ai.Bi. va oltre il sostegno alimentare, con la realizzazione di una ludoteca sotterranea e alla formazione di 100 operatori per il supporto psicosociale di 3200 bambini affetti da stress post traumatico.

Ma tutto questo non basta. Con la campagna Non lasciamoli soli si vuole rafforzare la rete di protezione dei bambini siriani. Il nuovo intervento estende le attività di protezione dei minori anche nelle aree assediate di Homs e Rural Damasco – spiega Andrea Moroni – dove l’economia è paralizzata, la disponibilità di prodotti sui mercati è scarsa e mancano elettricità e medicine. Qui Ai.Bi. sta lavorando per realizzare 3 spazi sicuri per bambini e 9 unità mobili per l’attenzione psicosociale e per formare 91 care givers sulla protezione dei minori, sul recupero dallo stress post-traumatico e sulla violenza di genere, oltre a sensibilizzare quasi 7mila genitori sulla protezione dei più piccoli”.

“In Siria si sta consumando un dramma senza eguali – ha detto il presidente di Ai.Bi. Marco Griffini -. Il bollettino giornaliero continua a dirci che chi fugge troppo spesso vede la propria vita naufragare nel Mediterraneo. Milioni di persone che si trovano all’interno del Paese hanno perso tutto: non hanno più una casa, un letto, neppure un po’ di latte per i loro bambini. Non possiamo lasciare sole queste famiglie e i loro figli. Con la nostra campagna in Siria chiediamo a tutti di unirsi a noi di Ai.Bi. per un impegno concreto a sostegno di coloro che in questo dramma sono i più deboli, fragili e indifesi: i bambini”.