Promozione dell’Affido familiare: le buone prassi fra Comuni e enti del Terzo Settore

Amici dei Bambini e le amministrazioni di Misinto, Lazzate e Cogliate (MB) avviano una campagna sull’affido familiare per applicare realmente quanto prevede la legge: “Al minore deve essere garantito il diritto di crescere in famiglia o in un contesto familiare”

Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (nei Quaderni della Ricerca Sociale 61), alla fine del 2023 risultavano complessivamente presi in carico, in Italia, 42.002 minori fuori famiglia, compresi i minori stranieri non accompagnati. Di questi, solo 15.992 erano in affidamento familiare, con una riduzione del 2,4% rispetto al 2022. Escludendo i MISNA (il cui circuito di accoglienza per sua natura tende a privilegiare l’accoglienza in strutture), i minori in affido erano 15.006, con un calo contenuto all’1,4% sull’anno precedente. Di contro, risultavano 18.304 i minori accolti in comunità residenziali (sempre al netto dei MISNA, la cui incidenza sugli accolti è pari al 27%).
Risulta evidente, dunque, come l’affidamento familiare sia minoritario rispetto all’accoglienza nelle strutture, e bisogna risalire al 2017 per trovare un anno in cui i minori in affido fossero più di quelli residenti nelle comunità (per la precisione: 14.219 contro 12.892).

Solo l’affido può garantire ai minori di vivere in un contesto familiare

Se a questi numeri si associa la consapevolezza di quanto l’accoglienza all’interno di una famiglia sia migliore, in termini di qualità di vita, attenzioni personali e soddisfazione del diritto di ogni minore a essere figlio, diventa evidente la necessità di promuovere l’esperienza dell’affidamento familiare sia nei confronti delle coppie e dei single che si possono rendere disponibili all’accoglienza, sia nei confronti delle istituzioni che possono favorire momenti di informazione e di formazione per promuovere questa straordinaria forma di accoglienza.
Inoltre, è fondamentale che ai minori in affido vengano riconosciuti gli stessi diritti di tutti gli altri minori che vivono sul territorio nel quale anche loro risiedono, seppure temporaneamente.

Il regolamento delle amministrazioni di Misinto, Lazzate e Cogliate (MB)

Va proprio in questa direzione la recente decisione delle amministrazioni di Misinto, Lazzate e Cogliate, nella provincia di Monza e Brianza, che hanno deliberato l’entrata in vigore di un regolamento affido per il territorio. Grazie a questo, ai minori in affidamento viene riconosciuto l’accesso ai servizi essenziali, alla scuola (pubblica o paritaria), ecc. alle tariffe minime praticate ai residenti, anche nel caso i minori non siano residenti nel comune di residenza degli affidatari.
Racconta la responsabile del servizio Stefania Balzaretti: l’obiettivo, fin dal principio è sempre stato quello di “Prevenire il disagio di bambini e adolescenti e in generale offrire supporto e servizi alle famiglie. Insieme ad Ai.Bi. Amici dei Bambini abbiamo quindi avviato una campagna sull’affido proprio per applicare nella realtà quello che dice la legge all’art.1 ovvero che al minore deve essere garantito il diritto di crescere in famiglia o in un contesto familiare”.
La bontà del progetto si fa ancor più evidente nel momento in cui ci si rende conto di come, oggi: “Sempre di più tutte le famiglie possono trovarsi nel bisogno, anche secondo formule di affido leggere, come per esempio nel fine settimana o nei pomeriggi”.
La novità del nostro regolamento – prosegue la dott.ssa Balzaretti – è che si vuole agevolare l’affido e sostenere le famiglie affidatarie anche attraverso reti di famiglie di sostegno e, soprattutto, considerare ragazze e ragazzi affidati al pari dei minori residenti nei singoli Comuni”.