Pubblicate le linee guida sull’infanzia e l’adolescenza MAECI: una passo in avanti, ma mancano ancora i diritti dei bambini abbandonati

Marco Griffini, Presidente Ai.Bi: “Siamo soddisfatti… ma non basta: nella visione strategica per l’infanzia va inserita l’adozione internazionale come progetto di cooperazione allo sviluppo”

Dopo mesi di tavoli, discussioni e proposte da parte del governo e, soprattutto, delle associazioni coinvolte, con Ai.Bi. in prima fila, che ha partecipato ai lavori con Aoi – cooperazione e solidarietà internazionale e con il Foruma del Sostegno a distanza, sono state pubblicate dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dall’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo, le linee guida sull’infanzia e l’adolescenza.

Linee guida infanzia adolescenza: soddisfazione per quanto fatto e nuova spinta per fare ancora meglio in futuro

Venendo a una prima analisi relativa al documento (che si può leggere per intero QUI), nella prefazione a cura della Vice Ministra Marina Sereni si evidenzia come, anche alla luce della pandemia, sopraggiunta peraltro nel pieno dei lavori, “Le presenti Linee Guida si pongono (…) come un ponte tra la visione strategica che deve guidare gli interventi e la realtà concreta del lavoro per la promozione e protezione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel mondo della cooperazione allo sviluppo.”

Nel documento, rispetto all’ambito della child protection sul tema dei minori fuori famiglia (4.8), viene richiamato il principio di sussidiarietà dell’adozione internazionale. Sussidiarietà alla quale sono legate tutta una serie di azioni da compiere sui territori quali, in particolare: (1) Rafforzare le politiche di welfare dedicate ai minori fuori famiglia, (2) Fornire sostegno e protezione integrale delle famiglie vulnerabili e/o fragili per prevenire l’abbandono, (3) Promuovere alternative care e adozione nazionale per i minori fuori famiglia, (4) Rafforzare, sviluppare e adottare misure di supporto per i Care Leavers, (5) Monitorare, valutare, raccogliere e analizzare dati per adottare decisioni politiche informate.

Adozione internazionale da inserire nella filiera dell’accoglienza

“L’impianto e i contenuti ci trovano particolarmente soddisfatti come organizzazione che si occupa di cooperazione allo sviluppo” Dichiara Marco Griffini presidente di Ai.Bi. “Resta tuttavia un nodo cruciale per la coerenza delle politiche, per cui dovrebbe essere inserita nella filiera dell’accoglienza dei minori fuori famiglia anche l’adozione internazionale come progetto di cooperazione e di solidarietà tra stati che mette in gioco Governi, terzo settore e famiglie. L’adozione è certamente l’extrema ratio cui giungere solo se per le bambine e i bambine non c’è disponibilità di una famiglia accogliente nel paese di provenienza. Va riconosciuto il loro diritto ad essere figli. Diritto strettamente connesso al riconoscimento dell’abbandono come emergenza umanitaria. Speriamo vivamente che la raccolta dati promossa all’interno delle linee guida diventi un passaggio cruciale per arrivare a definire la dimensione tragica del fenomeno e a porvi riparo.”

Altri temi cruciali nel documento sono la comunicazione e il Sostegno a Distanza. Prosegue Griffini “Siamo particolarmente felici di come venga trattato in questo documento il tema della comunicazione e la raccomandazione colta a non spettacolarizzare la sofferenza. Il Terzo Settore tutto sta riflettendo sulla questione etica della comunicazione, su cui è tempo di rivedere approcci e parametri. Manca ancora una strategia per e con l’infanzia, l’adolescenza e i giovani, ma in tale direzione continueremo a lavorare affinché non si attendano le prossime Linee Guida per giungere a un esito positivo”.

Vincenzo Curatola, Presidente di Forum SAD: “Anche sul tema del sostegno a Distanza vediamo dei cambiamenti positivi all’interno delle Linee Guida, in termini di maggiore riconoscimento. Ciò nondimeno occorre lavorare affinché questo strumento di cooperazione venga pienamente riconosciuto anche da un punto di vista normativo”

Marzia Masiello
Responsabile sedi Italia e Rapporti con le Istituzioni di Ai.Bi – Amici dei Bambini