Rapporto adozioni 2009: calano le idoneità

famigliaE’ stato pubblicato sul sito della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) il Rapporto statistico contenente i dati relativi alle adozioni. Il 2009 si chiude con 3.964 bambini adottati, 13 in meno rispetto al 2008.

Uno dei dati più significativi riguarda le domande di disponibilità all’adozione, rispetto alle quali la CAI ha confermato la notizia di un andamento decrescente delle domande presso i Tribunali per i minorenni italiani. La flessione si è registrata nel 2007, anno in cui le richieste sono state 6.867, in netto contrasto con il picco storico del 2004, in cui si registrarono più di 8mila domande. Stesso andamento per i decreti d’idoneità: passati da 6.237 nel 2006 a poco più di 5mila nel 2009.

Balza all’occhio il dato sull’effettivo utilizzo dei decreti d’idoneità: nel triennio 2006-2009 circa il 35% del totale non è stato seguito dal conferimento d’incarico a un ente autorizzato. Ciò significa che la coppia ha rinunciato al progetto adottivo all’estero. Le revoche degli incarichi agli enti (1.229 in tre anni) possono imputarsi a vari motivi; tra quelli più frequenti la nascita di un figlio e l’adozione di un minore italiano ma anche difficoltà di tipo economico incontrate dalla coppia.

Desta preoccupazione il dato del calo delle domande e quello relativo alle rinunce. – ha detto Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. – Occorre mettere a fuoco i motivi per i quali si è assistito, per la prima volta in maniera così evidente, a una diminuzione delle richieste da parte delle coppie di diventare genitori con l’adozione internazionale. Riteniamo che tra i motivi vi sia anche una sfiducia generalizzata nei confronti dell’adozione internazionale. Penso sia quindi fondamentale lavorare insieme agli altri enti, alla Commissione per le Adozioni Internazionali e alle autorità straniere per recuperare credibilità e garantire così una famiglia a migliaia di minori in attesa di essere adottati.

L’Italia si assesta al secondo posto, dopo gli Stati Uniti, per le adozioni internazionali concluse nel 2009. Il risultato italiano conferma una sostanziale stabilità nel numero di adozioni concluse dall’Italia, malgrado le criticità dovute alle trasformazioni interne in corso nei Paesi Vietnam, Nepal e Cambogia.

I bambini arrivano da 62 Paesi, ma cinque nazioni da sole raccolgono il 60% di tutte le adozioni: Federazione Russa con 704 bambini, Ucraina con 540, Colombia con 444, Etiopia con 346 e Brasile con 329. Prima sul podio, con un balzo in avanti di quasi 250 adozioni concluse in più rispetto all’anno 2008, la Federazione Russa; in calo invece i bambini adottati dall’Ucraina (100 in meno) e dal Brasile (40 in meno), mentre rimangono sostanzialmente stabili le adozioni concluse in Etiopia e Colombia rispetto al 2008.

Se il 2009 segna un leggero calo delle 3.082 coppie adottive(nel 2008 erano 3.165), il dato davvero significativo è dato dalla rimonta delle regioni del Sud rispetto al Nord. Le coppie settentrionali sono calate nel 2009 mentre sono aumentate quelle meridionali, riequilibrando un dato che nel tempo aveva visto una sorta di Italia “a due velocità”. Le regioni più accoglienti del Sud sono state: Calabria, Molise e Basilicata.