Regione Sardegna: sostegno agli autorizzati, un esempio da seguire

Un plauso alla Regione Sardegna che grazie al contributo erogato a due nuovi enti autorizzati rinnova il suo impegno a sostenere le associazioni, già presenti sul territorio, che si occupano di adozioni internazionali.

Sembra questa la strada giusta da seguire, a differenza di quanto fatto dalla Regione Piemonte, che ha istituito un Ente pubblico per le adozioni Internazionali andando così a gravare sulle casse pubbliche e tralasciando l’opportunità di costruire una collaborazione efficace con gli enti autorizzati già presenti sul territorio.   

Grazie a due progetti presentati da due organizzazioni che da tempo lavorano nelle province di Sassari e Oristano, cresce così il numero degli Enti che in Sardegna aiutano le famiglie adottive a completare le pratiche per l’adozione internazionale.

Saranno 5 gli enti autorizzati che opereranno in Sardegna: ad Ai.Bi. (Associazione Amici dei bambini), Ciai (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia) e Procura Generale della Congregazione delle Missionarie Figlie di San Girolamo, si affiancheranno NAAA Onlus e SoS Bambini che già da tempo aiutano le famiglie dell’Oristanese e del Sassarese.

La Regione ha già pronti due progetti in campo per le adozioni e gli inserimenti dei bambini. “A presentarli – ha fatto sapere l’Assessore regionale all’Assistenza sociale, Antonello Liori, – sono state due associazioni che da tempo operano tra Oristano e Sassari”. Si tratta di due enti già autorizzati:  N.A.A.A. Onlus (Network. Aiuto. Assistenza. Accoglienza.) e SoS Bambino.

“Data la crescente necessità di sostegni nel nostro territorio – si legge in una nota della Regione – verrà erogato un altro contributo a copertura parziale delle spese, pari a euro 30.000 annui, questi altri due enti autorizzati, in possesso dei requisiti organizzativi previsti dalla Commissione per le Adozioni Internazionali”.

Al centro degli interventi, dunque, proprio il tema degli affidamenti di bambini provenienti dalle altre nazioni e che nell’Isola conta decine di famiglie che da tempo hanno già attivato tutte le procedure per l’adozione.

Già da qualche anno, infatti, le coppie adottive vengono affiancate obbligatoriamente nelle varie fasi da alcuni enti organizzati. Sin dalla richiesta, gli aspiranti genitori vengono seguiti passo passo, anche per verificare l’idoneità all’affidamento. Superati tutti gli accertamenti, inizia la procedura vera e propria. Grazie alla presenza di queste organizzazioni che operano nell’Isola, le famiglie possono contare su un notevole risparmio riducendo le spese da sostenere in viaggi, colloqui e formazione (in precedente tutte queste voci erano a carico degli aspiranti mamma e papà).