Congo. La ricerca delle famiglie d’origine dei bambini abbandonati negli orfanotrofi

La ricerca delle origini è un’attività fondamentale per richiedere i certificati di nascita dei minori e dare loro la possibilità di un futuro diverso, ritrovando la dignità di essere figli

Lo abbiamo sottolineato più volte, ma non ci stancheremo mai di farlo: la ricerca delle origini dei bambini abbandonati è un’attività fondamentale per ridare loro la dignità di figli e, dal punto di vista più prettamente pratico, per poter attivare il processo di richiesta dei certificati di nascita.
Anche all’interno dei progetti nella Repubblica Democratica del Congo, Ai.Bi. porta avanti questa attività di ricerca delle origini con molta attenzione.

Una ricerca paziente e faticosa

Molti dei minori per i quali si cerca di ottenere il certificato di nascita, infatti, sono bambini abbandonati di cui si conosce a malapena il luogo di origine: rintracciare i loro famigliari non è un compito per nulla semplice, richiede tempo e pazienza e porta l’equipe sociale anche in luoghi remoti della provincia del Nord Kivu.
Qualche settimana fa, per esempio, l’equipe sociale si è recata in missione a Kituva, nel territorio di Masisi, un luogo di una bellezza unica, che in alcuni punti ricorda certi paesaggi alpini, con dolci colline dall’erba color smeraldo: ma è anche una zona particolarmente colpita dal fenomeno dei gruppi armati, dove le condizioni di sicurezza sono precarie e ci sono enormi difficoltà nel condurre una vita normale.
La zona del Masisi è conosciuta per i pascoli, per gli enormi allevamenti e la produzione di un
ottimo formaggio, ma è anche conosciuta per la sua più grande ricchezza, nonché la fonte della maggior parte dei combattimenti in corso: i grandi giacimenti minerari, tra cui grandi quantità di coltan.
La strada che porta al villaggio è difficile, non è asfaltata e in molti punti è difficile passare, anche se dei lavori sono in corso perlomeno nel primo tratto subito fuori Goma.
Gli obiettivo della missione erano molteplici: oltre alla citata ricerca delle origini dei bambini, anche guardando alle famiglie allargate di zii, cugini, parenti lontani…, l’equipe sociale ha cercato, una volta trovati dei parenti, di capire se per il bambino fosse già possibile passare con la famiglia un breve periodo di vacanza. Mentre, nell’ottica di un futuro ricongiungimento definitivo, si è valutato se le famiglie avessero le capacità per iniziare un percorso di riavvicinamento e riunificazione.

Quattro famiglie pronte per iniziare il percorso di ricongiungimento

I primi risultati hanno portato all’identificazione di 4 famiglie di origine disposte ad accogliere il minore per il periodo delle vacanze. Di conseguenza sono state avviate presso il tribunale dei minori le pratiche per le richieste dei documenti ed è iniziata anche l’organizzazione del viaggio per trascorrere le vacanze nel villaggio di origine. Il percorso per una riunificazione definitiva di bambini e famiglie è ancora lungo, ma sicuramente si è trattato di un primo passo molto importante e promettente.