Richi, adottato da una famiglia italiana, è il primo atleta di Haiti alle Olimpiadi invernali

Alle Olimpiadi di Pechino 2022 per la prima volta gareggerà in una gara di sci un atleta di Haiti. È Richardson Viano, adottato quando aveva tre anni e mezzo da una famiglia italiana. Una storia meravigliosa.

Le Olimpiadi riservano sempre delle belle storie. Non fa eccezione l’edizione dei Giochi Invernali di Pechino 2022, appena iniziate in Cina. Qualche edizione fa (Calgary 1988) sempre d’inverno, la storia indimenticabile la regalarono i ragazzi del bob della Giamaica, tanto che da quella inaspettata avventura ne venne tratto anche un film. Oggi, invece, la vicenda che racconta Repubblica parte da Haiti, Paese d’origine di Richardson Viano, per tutti Richi, diciannovenne arrivato in Italia quando, a tre anni e mezzo, fu adottato da una famiglia italiana, poi stabilitasi a Briançon.

Olimpiadi invernali: un sogno diventato possibile

Per un bambino abituato a svegliarsi sotto il sole dei Caraibi, la neve delle Alpi è una strana novità, di cui però Richi si innamora subito. Da bambino, prima, e ragazzo, poi, gli allenamenti sulla neve diventano un appuntamento quotidiano fino a quando, nel 2018, arriva la telefonata del presidente della Federazione di Sci di Haiti. Già, perché, anche se può sembrare strano, Haiti ha una Federazione di sci, fondata dopo il terremoto del 2010 – come riporta Repubblica – “Per rilanciare il Paese con un’immagine insolita, sperando di realizzare progetti e ottenere aiuti”. In questo senso, l’aiuto di Richardson Viano avrebbe potuto dare una spinta incredibile al progetto, mentre Viano stesso avrebbe potuto dare concretezza a un sogno mai pronunciato.
Poter aiutare il Paese in cui era nato moltiplica la forza di volontà del ragazzo, che intensifica gli allenamenti e partecipa alle prime gare di slalom a Cortina, nel 2021.
Oggi la ciliegina sulla torta di una storia incredibile: la partecipazione alle Olimpiadi invernali di Pechino, primo haitiano di sempre a partecipare sugli sci.

L’aiuto della famiglia adottiva, anche per partecipare alle Olimpiadi Invernali

Haiti, al di là dell’entusiasmo, non è certo una Federazione “potente” nello sci, ne consegue che partecipare alle Olimpiadi diventa “una faticaccia, anche economica”. Ma anche in questa occasione Richi può contare sul cuore e l’amore della sua famiglia, con mamma Silvia e papà Andrea ben felici di provvedere alle spese e dare, ancora una volta, una spinta decisiva al sogno.
Potrebbe esserci un finale migliore di questo, dando per scontato che il podio olimpico, al momento, rimane fuori dalla portata del pur bravo Richi? Sì, c’è, e l’ha raccontata Repubblica attraverso le parole della mamma Silvia Grosso: “Richi è un ragazzo molto generoso, con un profondo senso della giustizia. Quando aveva dieci anni a un certo punto ci ha detto: ‘Noi abbiamo abbastanza da mangiare, non potremmo dividerlo con altri bimbi?’. Io e mio marito ci siamo guardati e abbiamo deciso di adottare altre due bimbe haitiane. Dall’orfanotrofio di Port au Prince siamo tornati con Bellandine e Natacha. Ora siamo in cinque”.
La medaglia d’oro, loro, l’hanno già conquistata da tempo!