Roma. Daniele Vicari a Pane e Olio: “Con La nave dolce racconto la nuova era della solidarietà e della migrazione”

vloraC’è una data che ha fatto da spartiacque nella storia contemporanea del Mediterraneo. È l’8 agosto 1991. Quel giorno, nel porto di Bari, approdò la Vlora, la nave carica di migliaia di cittadini albanesi alla ricerca di aiuto e di un futuro migliore in Italia. All’inizio degli anni 90, l’Albania tentava faticosamente di uscire dal regime pluridecennale di Enver Halil Hoxha, a capo del Paese delle aquile dal 1941 al 1985. La vicenda della Vlora è al centro del film documentario La nave dolce, del regista Daniele Vicari. Sarà proprio lui l’ospite dell’incontro mensile di Pane e Olio in programma a Roma, mercoledì 2 marzo, alle ore 19.

L’appuntamento con la rassegna culturale, quest’anno dedicata al tema “Cammini, pellegrini, migranti”, è nella sede romana di Amici dei Bambini, in lungotevere dei Vallati 10. Ai.Bi., La Pietra Scartata e il Vicariato di Roma invitano quindi a un incontro in cui sarà possibile comprendere meglio la vicenda storica che ha dato inizio a un nuovo approccio alla solidarietà e alla migrazione da parte dell’Italia e di tutta l’Europa.

Dialogando con Marzia Masiello di Ai.Bi. Roma, Daniele Vicari ripercorrerà proprio la storia della Vlora. Tornata da Cuba carica di zucchero, la nave, omonima della città albanese di Valona, fu presa d’assalto nel porto di Durazzo da migliaia di persone – uomini, donne e bambini – che vedevano nell’Italia la loro salvezza dalla miseria. La nave dolce, uscito del 2012, è la prima grande produzione di Apulia Film Commission e ha inaugurato un filone  di film sull’immigrazione che annovera, tra i suoi successi più recenti, la pellicola di Alessandro Rosi Fuocoammare, premiato con l’Orso d’Oro al Festival di Berlino.

“Il film di Rosi – commenta lo stesso Vicari – oltre al suo farsi portavoce di un grido di dolore che l’Europa non vuole sentire né vedere, ci dice qualcosa in più anche rispetto alla nostra stessa cinematografia. Forse – continua il regista – bisogna tornare a occuparsi di ciò che succede intorno a noi. Se lo facciamo con amore, con rabbia e con determinazione, con acutezza di stile e di ricerca, non sbagliamo. In questo senso – conclude Vicari – il nostro cinema può svolgere ancora un ruolo importante dentro e fuori dai confini nazionali”.

Al dibattito interverranno anche Raffaele Rivieccio, storico del cinema, e Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore del Social World Film Festival.

Il tema della migrazione è al centro di tutta questa quinta edizione di Pane e Olio che supporta il progetto di Ai.Bi. Non lasciamoli soli, nell’ambito della campagna di Sostegno a Distanza Bambini in Alto Mare, per un’accoglienza giusta di minori stranieri non accompagnati, famiglie di migranti con bambini, e mamme sole con figli.

L’apertura e la chiusura dell’incontro seguiranno la tradizione di Pane e Olio. Ad aprire la serata sarà Luca Pasquale del Vicariato di Roma con il suo intervento “artistico”, sempre centrato sull’Albania, Colori e luci smaglianti dalla terra delle aquile. La conclusione è sempre a base di pane e olio donati rispettivamente dal ristorante Casa Coppelle e dall’associazione Pandolea.